Sei viaggiatori stranieri su dieci (59%) hanno dovuto rinunciare a venire in Italia nel 2020. In totale, sottolinea un’analisi della Coldiretti su dati Bankitalia, si è trattato di 57 milioni di turisti bloccati alle frontiere dall’emergenza Covid.
Un duro colpo per il sistema turistico nazionale che – sottolinea la Coldiretti – ha già subito un buco di circa 27 miliardi nelle spese dei viaggiatori stranieri in Italia nel corso degli ultimi dodici mesi, crollate del 61% toccando il minimo da almeno venti anni.
Ad essere penalizzate sono state soprattutto le città d’arte, che sono le storiche mete del turismo dall’estero, ma anche gli oltre 24 mila agriturismi nazionali dove gli stranieri in alcune regioni secondo Campagna Amica rappresentano tradizionalmente oltre la metà degli ospiti.
Il crollo degli arrivi internazionali ha fatto sì che, a cascata, venisse meno l’indotto di spese per alloggio, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir. Non è un caso che nel 2020 a far registrare il risultato più negativo nei consumi siano stati gli alberghi ed i ristoranti con un calo del 40,2% seguiti dai trasporti che si sono ridotte del 26,5% e dalle spese per ricreazione e cultura che scendono del 22,8%.