A Berlino sono ancora fermi i lavori del nuovo aeroporto. Il Willy Brandt International, in costruzione da 9 anni, rischia di essere un eterno cantiere di fallimenti. Come ricostruisce nei dettagli repubblica.it, una ennesiama sospensione nei lavori è stata appena ordinata poiché dell’edificio dell’aerostazione è pericolante e costituisce una minaccia per la sicurezza. L’ordine di cessazione immediata è stato emesso dal Bauaufsicht, l’autorità di sorveglianza che vigila sulla sicurezza di tutti i cantieri edili. E l’errore pare sia proprio nel progetto originale: sul tetto dell’edificio sono montati infatti ventilatori che pesano il doppio rispetto a quanto possa reggere la struttura.
Le conseguenze sono gravi sia per i tempi di apertura dell’aeroporto sia, e forse soprattutto, per la reputazione della città e del Paese stesso. In pratica l’apertura dello scalo, prevista nel 2012 e in seguito rinviata al 2017, potrebbe essere ulteriormente rimandata. E a fronte al crescente numero di arrivi turistici rimangono solo gli scalii di Tegel, ex scalo di Berlino Ovest, e lo Schoenefeld, l’aeroporto della ex Berlino Est, risalenti a decenni prima della caduta del Muro. E c’è di più. Quando il Willy Brandt International sarà aperto, con la relativa chiusura dei due vecchi scali, rischia di essere comunque troppo piccolo rispetto alle esigenze dei passeggeri: avrebbe una quarantina di punti check-in in meno rispetto alla somma di quelli che oggi offrono il Tegel e lo Schoenefeld.