La Bielorussia toglie il visto per attrarre i turisti. L’ex repubblica sovietica vuole diventare la nuova destinazione turistica della Federazione e i cittadini di 80 Paesi, tra cui tutti quelli dell’Unione Europea e degli Stati Uniti, potranno visitarla senza bisogno di un visto d’ingresso. Le nuove regole entreranno in vigore dal mese prossimo, riferisce Il Post, e saranno valide per un soggiorno di cinque giorni. “Il ministero bielorusso dello Sport e del Turismo si aspetta un aumento del 20 % nel numero di arrivi dei turisti”, spiega Vitaly Gritsevich, funzionario del Ministero, provenienti soprattutto da Europa, Nord America e Golfo Persico.
I turisti che già arrivano in Bielorussa però non sono molti. Secondo le statistiche ufficiali, quindi non troppo attendibili, nel 2014 i turisti stranieri sono stati 137.400, di cui la maggior parte provenienti però dalla Russia, o da altri ex stati sovietici.
D’altronde la piccola economia bielorussa dipende quasi interamente dal commercio con la Russia, ma ora che l’economia russa si è fermata il Paese deve guardare altrove, e il turismo è l’unico settore ad offrire margini di crescita. Inoltre dopo la guerra civile ucraina, e l’annessione della Crimea da parte della Russia, le relazioni con Mosca sono più tese. Togliere il visto potrebbe quindi rappresentare un altro piccolo passo verso una relazione più aperta con Europa e USA. Meno chiaro invece è se l’assenza del visto porterà la Bielorussia ad adottare un sistema più democratico. Secondo Human Rights Watch fino al 2015 quanto a diritti umani il Paese lasciava ancora molto a desiderare.
In ogni caso l’annuncio segue altre iniziative legate all’apertura al turismo: a ottobre, ad esempio, è stata introdotta la possibilità di viaggiare senza visto in una zona del Paese lungo il confine con Lituania e Polonia, e a novembre le autorità hano annunciato l’intenzione di collaborare con l’Unwto (Organizzazione mondiale del turismo Onu) per modernizzare l’immagine del turismo locale.