L’Airbnb del cibo BonAppetour cresce anche in Italia. La piattaforma di food sharing che permette di trovare abitazioni private che aprono le proprie cucine ai turisti è un format internazionale che sta registrando sempre più iscritti. Presente in venticinque Paesi, cinquanta città e 5 continenti, in Italia conta già 150 host a Milano, Venezia, Roma, Torino, Napoli, Bologna, Palermo e Firenze, oltre che in numerosi paesi più piccoli.
Come spiega La Repubblica ogni offerta presente sul sito, da cui è possibile prenotare una cena e pagare online, comprende prezzi, valutazioni degli utenti, informazioni sul luogo e sull’abitazione ospitante. E molte sono le varianti che via via vengono inserite: a Singapore, per esempio, si creano menu vegetariani, mentre a Stoccolma si usa la formula all you can eat e a Parigi si fanno lezioni di pasticceria e panificazione.
BonAppetour è stato fondato da Rinita Vanjre Ravi, Inez Wihardjo e Giovanni Casinelli e ha vinto l’edizione 2013 di Startup Weekend Milano, la competizione in cui si cerca di creare un nuovo business in un solo weekend. Dopo la vittoria i fondatori hanno continuato a lavorare insieme, inizialmente a Stoccolma e poi a Singapore, sempre più fedeli alla filosofia della condivisione.