Booking.com: cosa cambia per gli albergatori dopo la decisione dell’Antitrust

Alessando Nucara di Federalberghi
Alessandro Nucara di Federalberghi al convegno sull'hotel marketing di Wihp Academy - photo by stefanopinci.com

La decisione delle autorità Antitrust di Italia, Francia e Svezia di accettare gli impegni sulle clausole di parità proposti da Booking.com apre nuovi scenari nella gestione del rapporto con la Ota.
Li ha riassunti il direttore di Federalberghi Alessandro Nucara nel corso del convegno sull’hotel marketing che si è tenuto venerdì scorso al Klima Hotel di Milano nell’ambito dei Seminari di Wihp Academy.

Nella sua presentazione Nucara ha ricordato come la decisione sia nata proprio da un’istanza all’Antitrust di Federalberghi e Guardia di Finanza sulle presunte condotte anticoncorrenziali di Booking.com e Expedia, in particolare per quel che riguarda la parity rate e il miglior prezzo garantito.

Il procedimento ha portato Booking.com a definire degli impegni nei confronti dei propri clienti che sono poi quelli accettati dalle autorità Antitrust e che prevedono:

– Libertà di prezzo e condizioni sulle piattaforme diverse da Booking.com

– Libertà di prezzo e di condizioni sui canali offline

– Parità di prezzo sul sito dell’albergo

Parità di disponibilità, sia sul sito dell’albergo che su altre piattaforme

– Formule del tipo “ultima camera disponibile” o “rimangono solo n camere” saranno accompagnate dalla dicitura “nel nostro sito

– Non saranno imposti obblighi che vietino di contattare i clienti precedenti, a prescindere dalle modalità utilizzate per effettuare la prima prenotazione

Questo implica che alcune cose, che prima non erano consentite, adesso lo sono. Ad esempio:

Proporre su altre Ota prezzi più bassi o condizioni più vantaggiose. Cosa che potrebbe anche portare alla nascita di nuovi competitor e a una maggiore frammentazione del mercato

– Proporre sul sito dell’albergo e su altre Ota un differente numero di camere e differenziarle per tipologia

Proporre prezzi e condizioni migliori sui canali offline, che poi tanto offline non sono visto che oltre alla reception vi rientrano il telefono, le email, gli sms, i social network e gli instant messenger come Skype e Whatsapp.

Anche per questo settimana scorsa parlavamo di ‘vendetta’ di Booking.com nel nascondere gli indirizzi email dei clienti o comunque di una precauzione alle conseguenze che avranno gli impegni presi con l’Antitrust.