Booking.com, sentenza in Turchia: bloccata la ricerca di hotel nel paese. La risposta del portale

Booking.com

Booking.com bloccato in Turchia. Un tribunale di Istanbul, riporta Euronews, ha disposto la sospensione di alcune attività del portale: in sintesi, dalla Turchia non sarà possibile prenotare gli hotel del paese, mentre invece sarà possibile farlo per il resto del mondo. Dall’estero, invece, è ancora possibile utilizzare il servizio per la ricerca di strutture in Turchia. L’ordinanza è il frutto di una causa intentata da Tursab, l’associazione delle agenzie di viaggi turche, per “concorrenza sleale”.

Booking.com, che ha sede ad Amsterdam, ha già annunciato che farà ricorso. Intanto, il portale risponde con una nota che pubblichiamo: “Booking.com dichiara di non essere d’accordo con la decisione del Tribunale turco di bloccare il proprio sito in Turchia e anticipa l’intenzione di presentare ricorso. Booking.com ha sempre operato nel rispetto delle leggi locali e proprio per questo al momento non ritiene corretto oscurare il proprio sito per i clienti turchi. Ciò significa che i cittadini turchi possono continuare a usufruire dei servizi di Booking.com quando viaggeranno all’estero e Booking.com assicurerà ai viaggiatori diretti in Turchia la possibilità di prenotare.  In quanto società di e-commerce e provider tecnologico, Booking.com è fermamente convinta di contribuire a una sana e leale concorrenza nel mercato, fornendo ai consumatori turchi una piattaforma trasparente e conveniente per confrontare e prenotare un alloggio in tutto il mondo. Inoltre Booking.com contribuisce a migliorare il giro di affari di oltre 13000 operatori turchi in tutto il Paese che hanno scelto il portale Booking.com per presentare i propri servizi. La Società olandese confida in una positiva risoluzione della vicenda e auspica che i clienti turchi possano a breve usufruire di nuovo del servizio per gli spostamenti interni”.