Con effetto immediato, i dipendenti di Virgin non avranno più limitazioni per quanto riguarda il numero dei giorni di vacanza. La notizia arriva dal patron Richard Branson, che nel suo blog pubblica “Perché Virgin permette ai dipendenti di fare tutte le vacanze che vogliono”. Già, perché?
Perché, secondo Branson e una volta di più, è ora di innovare. Tra telelavoro e orari flessibili, il mondo del lavoro non ha niente a che vedere con quello di solo pochi anni fa e quindi anche le vacanze devono cambiare passo. E quindi basta con i 20 giorni di ferie pagate che la Gran Bretagna (come l’Italia) concede ai dipendenti, pari al minimo previsto dall’Unione Europea. Branson vuole essere, e tra l’altro con effetto immediato, più generoso, anzi generosissimo. E quindi via libera alle ferie illimitate e senza preavviso, da prendere però a patto di non recare danno all’azienda e senza ostacolare “il raggiungimento degli obiettivi personali o di gruppo prefissati”. Insomma liberà assoluta, ma anche tanta responsabilità. Secondo Branson, il tutto non può che funzionare e si basa su quella che gli inglesi chiamano una win/win situation, cioè quella in cui tutti ricavano un beneficio. Innovatore, imprenditore d’eccezione e (almeno negli effetti) filantropo, Branson è anche modesto. Ha infatti ammesso di non aver concepito personalmente questa fantastica idea, ma di essersi ispirato alla società americana di streaming online Netflix, che già riserva ai suoi dipendenti questo trattamento, con grande soddisfazione.