La Gran Bretagna divorzia dall’Unione Europea. Con tutti i seggi scrutinati il Leave ha vinto il referendum britannico sull’uscita dalla Ue con 17,41 milioni di voti, pari al 51,9%, contro i 16,14 milioni del Remain, pari a 48,1%. Lo riferisce la Bbc. E adesso? cosa cambia, soprattutto in merito agli spostamenti? Ecco, come riporta Askanews, una panoramica’ dei principali cambiamenti sul piatto dopo la Brexit per il comparto dei viaggi.
Documenti
Uno degli effetti della Brexit potrebbe riguardare la libertà di spostamento dei cittadini britannici in seno agli altri Paesi dell’Unione Europea. Se un semplice documento di identità bastava finora per muoversi all’interno dello spazio Schengen, malgrado il Regno Unito non ne fosse membro, l’uscita del Paese dal blocco dei Ventotto potrebbe addirittura comportare (nel futuro, per ora non cambia nulla) l’ipotesi di una richiesta di visto.
Viaggi
Le famiglie britanniche dovranno inoltre prepararsi a pagare più di prima per trascorrere le loro vacanze nel Vecchio Continente. Non solo perchè la svalutazione della sterlina sull’euro ridurrà inevitabilmente il loro potere d’acquisto, ma anche in virtù degli accordi comunitari che permettono a ogni compagnia europea di operare senza limiti di frequenza, capacità o prezzo nello spazio aereo europeo. “Il mercato unico ha permesso a Ryanair di promuovere la rivoluzione dei viaggi a basso costo in Europa”, ricordava a metà maggio Michael O’Leary, numero uno della compagnia aerea irlandese a basso costo. Senza parlare delle tariffe dei telefoni cellulari, che sono state ‘armonizzate’ su scala europea, o le norme europee che consentono di ottenere un risarcimento finanziario in caso di ritardo o annullamento di un volo.