Giunto alla decima edizione, AirPlus International Travel Management Study 2015, la ricerca condotta ogni anno da AirPlus International in 24 paesi tra cui l’Italia, mette in evidenza un ritrovato ottimismo a livello mondiale per quanto riguarda la crescita dei viaggi d’affari. Sebbene più della metà dei circa 1.000 Travel Manager intervistati ritiene che l’attuale crisi economica non avrà alcun impatto sui viaggi d’affari aziendali, e un terzo pensa, invece, che questa avrà ripercussioni negative, a livello mondiale la percentuale di aziende che per il 2015 prevede un effetto positivo sulle trasferte di lavoro è cresciuta di 4 punti rispetto allo scorso anno, passando dal 14 al 18%. Le aziende sono dunque consapevoli che la crisi non è ancora alle spalle, ma nonostante ciò il 35% (31% nel 2014) dei manager prevede per il 2015 un aumento del numero di viaggi d’affari; si tratta di una percentuale poco superiore al doppio di coloro che si aspettano una diminuzione (17%). Rispetto allo scorso anno emergono però significative differenze a livello geografico: sono infatti cresciute in maniera considerevole le aspettative di aumento del numero di viaggi da parte dei travel manager che operano nel Nord America (46%, nel 2014 28%), Asia Pacifico (44%, nel 2014 34%) ed Europa Occidentale (32%, nel 2014 30%), segno di una ripresa economica più spinta in queste aree.
I travel manager italiani sembrano adeguarsi al trend globale: uno su quattro (24%) prevede che l’attuale situazione economica avrà effetti positivi sui viaggi d’affari – una percentuale in crescita del 9% rispetto al 2014 e di ben 8 punti percentuali più alta rispetto alla media europea del 16%. Le previsioni relative al numero di trasferte per il 2015 rimangono tuttavia in linea con l’anno passato. Per il 21% degli intervistati italiani il numero di viaggi d’affari crescerà mentre per il 56% resterà costante e per il 13% diminuirà. Per quanto riguarda le previsioni di spesa, lo studio di AirPlus International rivela che nel corso del 2015 le aziende a livello internazionale vedranno aumentare anche i costi delle trasferte. In particolare la spesa crescerà più rapidamente del numero dei viaggi. Esattamente il triplo dei travel manager (45%) prevede un incremento per le spese di viaggio della propria azienda rispetto a coloro che pensano a un calo (15%); un terzo dei manager (33%) si aspetta, invece, che i costi rimangano invariati. In Italia, invece, il trend è in controtendenza rispetto ai dati globali, poiché per i nostri travel manager la spesa non aumenterà più del numero dei viaggi: il 16% (+2% rispetto al 2014) dichiara di attendersi un incremento della spesa (45% è la media mondiale) a fronte di un 21% che ritiene che il numero dei viaggi aumenterà.