L’81% dei business traveller italiani vuole tornare a viaggiare, ma alle proprie condizioni. Secondo un nuovo sondaggio di SAP Concur, il “Global Business Traveller and Travel Manager Survey 2021”, il 95% dei viaggiatori d’affari tricolori sono disposti a viaggiare per lavoro nei prossimi 12 mesi, ma tra di loro 2 su 3 ritengono la flessibilità un fattore imprescindibile quando si tratta di decidere l’itinerario della trasferta.
Più nel dettaglio – si legge nella survey commissionata tra aprile e maggio 2021- più di un terzo dei business travel italiani reputa importante la scelta delle proprie sistemazioni preferite (37%), così come la possibilità di prenotare i propri viaggi direttamente sui siti web dei fornitori, come compagnie aeree o hotel (36%).
Al contempo, il 78% dei viaggiatori d’affari italiani teme che la ridotta possibilità di viaggiare nei prossimi 12 mesi possa danneggiarli personalmente e professionalmente. Le principali preoccupazioni includono difficoltà nello sviluppo e nel mantenimento di relazioni commerciali (45%), minori guadagni (39%) e mancato avanzamento di carriera (27%). Sono inoltre preoccupati del fatto che la riduzione dei viaggi d’affari abbia portato la loro azienda a firmare un numero minore di nuovi accordi (39%), a rinnovare meno contratti (35%) e a rimanere indietro rispetto alla concorrenza (31%).
Inoltre, i business traveller italiani sono particolarmente interessati a soggiornare in hotel più grandi (38%), a evitare scali aeroportuali (34%), a prediligere le trasferte nazionali (34%) e quelle a breve distanza (34%).
Per tutti questi motivi, conclude lo studio, dovrà essere messo in atto da parte delle aziende un lavoro di modifica relativo alle policy sui viaggi. Una situazione, questa, che esercita ulteriore pressione sui travel manager, che devono essere estremamente attenti a garantire che le policy corrispondano alle aspettative dei dipendenti. Quasi all’unanimità, i travel manager a livello globale ritengono infatti, che il loro lavoro sarà più impegnativo nei prossimi 12 mesi rispetto allo scorso anno (99%). Le sfide che si troveranno ad affrontare includono la comunicazione e la garanzia della conformità con le politiche di viaggi d’affari più recenti (60%), le modifiche o le cancellazioni dell’ultimo minuto delle prenotazioni (53%) e i continui aggiornamenti delle normative governative (51%).