L’estate farà il suo ingresso ufficiale fra appena 20 giorni ma in Calabria, e in tutto il sud, questo appuntamento di solito arriva in anticipo. E con esso aumenta il traffico veicolare verso il mare che tocca come al solito le sue punte massime con gli esodi di agosto.
Quest’anno però, c’è un pesante imprevisto dietro l’angolo del tradizionale svolgersi delle cose, della frenetica attesa delle vacanze e della voglia di mare per chiunque sia amante delle spiagge calabresi o anche di quelle siciliane. L’imprevisto si chiama autostrada Salerno-Reggio Calabria, e non i perenni cantieri che da quasi venti anni fanno compagnia agli automobilisti durante il percorso effettuato sulla A3. Il problema nuovo, e più grande, questa volta è il viadotto Italia, fra le stazioni di Laino Borgo e Mormanno, di cui è crollata una campata nei mesi scorsi (e c’è stata anche una vittima, un operaio rumeno) e che è ancora chiuso al traffico.
Una situazione che, con l’approssimarsi dell’estate, fa ipotizzare un imminente grande caso sulle strade calabresi e sulla Statale 18 in particolare, su cui il traffico è deviato da alcuni mesi. E’ per questo che amministrazioni locali ed operatori hanno chiesto un incontro urgente con la Regione Calabria per trovare una soluzione adeguata ai problemi che stanno per sopraggiungere. La chiusura del tratto autostradale comporta gravi conseguenze non solo sull’economia dell’intera regione, ma va ad incidere pesantemente anche sulla vocazione turistica locale che rischia di restare isolata dal resto del Paese.
Lo stesso Governatore della Regione, Mario Oliverio, ha riconosciuto lo stato d’emergenza: “Siamo di fronte – ha detto nel corso dell’incontro – ad una situazione che, più passa il tempo, più diventa insopportabile. E’ assurdo che dopo tre mesi dall’incidente verificatosi con il crollo di una campata sul viadotto Italia, l’Anas si sia presentata con una soluzione provvisoria. La Calabria e le popolazioni interessate questa volta reagiranno e lo faranno con la fermezza e la determinazione che una situazione così grave richiede. Nei confronti dell’Anas, in particolare, promuoveremo un’azione legale e chiederemo il risarcimento dei danni subiti dalla nostra regione da tre mesi a questa parte. Stato ed Anas dovranno farsi carico dell’isolamento a cui sono costrette le nostre strutture turistiche, tagliate praticamente fuori dai flussi provenienti dal resto del Paese e dall’estero, dei notevoli disagi a cui è sottoposta una popolazione a cui viene preclusa ogni tipo di collegamento con il resto del Paese, delle conseguenze disastrose che l’invasione di tir e automobili comporta in quei comuni che, da soli e con sacrifici enormi, si stanno facendo carico di garantire un percorso alternativo che è pericoloso e inadeguato”. In sostanza, non c’è un minuto da perdere. “La stagione estiva è ormai alle porte e siamo di fronte ad una vera e propria emergenza – ha tuonato Oliverio – Bisogna fare in fretta. La SS. 18 è ormai al collasso e le attuali soluzioni non sono assolutamente in grado di sopportare Il traffico veicolare che durante l’estate assumerà proporzioni ancor più insopportabili. I mezzi di trasporto, soprattutto quelli pesanti, devono essere dirottati attraverso altre vie. Penso alle vie del mare, soprattutto per quei mezzi che trasportano merci. Bisogna ripristinare il modello delle cosiddette “autostrade del mare”, stabilendo polizze di imbarco scontate nei porti calabresi e siciliani per i tir diretti verso il nord del Paese e l’Europa”. Fra le proposte della Regione Calabria, rilanciate da Oliverio, quelle di potenziare i collegamenti alternativi all’autostrada, istituendo un rafforzamento della mobilità aeroportuale e ferroviaria, attraverso l’istituzione di una seconda corsa della Freccia d’Argento e stabilendo tariffe agevolate per la Calabria da parte delle compagnie aeree.