Il car sharing guadagna terreno in Italia, dove proprio grazie all’auto condivisa quasi 2 utenti su 10 hanno già rinunciato all’auto di proprietà, tagliando sui costi. È quanto emerge da Il Car Sharing in Italia: soluzione tattica o alternativa strategica?, studio condotto dall’Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici Aniasa e dalla società di consulenza BAIN & Company.
Tra le informazioni contenute nella ricerca, l’identikit dell’utente tipo, che è risultato essere maschio, di 38 anni e pendolare (l’utilizzo principale è infatti quello per raggiungere il posto di lavoro). In media, l’utente del car sharing possiede 2,8 tessere e se ne serve senza preferenze per particolari operatori o modelli, verificando la disponibilità del veicolo più vicino.
Oltre metà degli utilizzatori viaggia in compagnia di una o più persone, abbattendo ulteriormente i costi sostenuti. In base ai dati raccolti dallo studio, ogni auto condivisa toglie dalla strada fino a 9 vetture in proprietà. Per quanto riguarda il risparmio, il car sharing mostra vantaggi economici rispetto alla proprietà dell’auto soprattutto per percorrenze annue medio/basse: fino a 11.800 km per una vettura grande, 8.300 km per una vettura media e 6.000 km per un’utilitaria. Al risparmio va poi aggiunta la possibilità di entrare nelle zone a traffico limitato, sostare gratuitamente nelle aree pubbliche a pagamento ed evitare l’immobilizzo di capitale per l’acquisto del bene.
Come illustrato dal 16mo Rapporto sullo stato di salute del comparto firmato da Aniasa, nei primi mesi del 2017 quasi 1 auto su 4 è stata immatricolata a noleggio.
Ogni giorno per ragioni di business e turismo 674.000 persone utilizzano i servizi del noleggio a lungo termine, 89.000 quelli del noleggio a breve termine e oltre 17.000 quelli di car sharing.