CWT, gruppo internazionale specializzato nel business travel, chiude l’esercizio 2013 con risultati soddisfacenti. Una crescita significativa è stata registrata in particolare nell’acquisizione di nuovo business, con un volume di 1,9 miliardi di dollari raggiunto nel 2013. Chiudono l’anno in forte espansione anche la divisione specializzata CWT Energy, Resources & Marine e la divisione di consulenza CWT Solutions Group. Complessivamente il volume d’affari è diminuito del 2,7%, attestandosi a 26,9 miliardi di dollari, come conseguenza di una situazione economica globale ancora debole e del contenimento della spesa pubblica negli Stati Uniti che ha determinato una riduzione delle missioni per militari e personale governativo. Il numero di transazioni gestite da CWT è stato pari a 60,3 milioni. Escludendo i dati relativi ai viaggi di militari e personale governativo statunitensi, in Usa il volume d’affari di CWT è aumentato dello 0,3% e il numero di transazioni gestite è salito dello 0,4%. CWT ha ottenuto la cresciuta più rilevante nell’area Asia-Pacifico, dove le transazioni sono aumentate del 4,5% rispetto all’anno precedente, grazie soprattutto all’incremento di attività in Cina e Giappone. In America Latina sono invece diminuite del 2,2% rispetto al 2012, nonostante l’ottima performance in Messico, e una lieve flessione (-0,8%) è stata registrata in Europa, Medio Oriente e Africa, riflettendo il fragile contesto economico del 2013. Per quanto riguarda l’Italia, forte impulso è stato dedicato alla tecnologia, con il lancio della nuova release di CWT To Go – premiata allo Smau Mob App Award 2013 tra le tre finaliste per la categoria Business/Altre App Innovative – e di due innovative soluzioni di self booking: CWT Book2Go, ideato da CWT insieme a Travelport per lo specifico mercato italiano, e KDS Neo (di cui CWT è attualmente unico reseller in Italia), che permette di organizzare la trasferta door-to-door. L’esperienza e la capacità tecnologica di CWT hanno costituito il driver di scelta per molti nuovi importanti gruppi anche nel nostro Paese, tanto che il volume di “new business” acquisito ha superato di oltre il 70% il valore dell’anno precedente.