Carnival il 1° maggio fa partire la prima crociera da Miami a Cuba, a bordo della nave di lusso Adonia. In attesa della ripresa dei voli di linea e di un avvio di regolari collegamenti via mare fra Cuba e Usa, l’isola sarà raggiungibile dagli Stati uniti con gli itinerari crocieristici, commercializzati con il marchio Fathom Travel. Ma non da tutti. Per effetto di una vecchia legge, che impone ancora a chi è nato a Cuba e vive all’estero di arrivare sull’isola solo in aereo e non via mare, i passeggeri cubano-americani rischiano infatti di vedersi negare lo sbarco dalle autorità dell’Avana. Tanto che inizialmente la Carnival aveva ‘congelato’ le prenotazioni dei clienti dalla doppia appartenenza. Non sono quindi mancate le proteste, le accuse di discriminazione e addirittura le prime azioni legali, come quella intentata da due cittadini cubano-americani a cui è stata rifiutata la prenotazione a bordo di Adonia per il viaggio inaugurale da Miami a Cuba.
Come riferisce La Stampa, intanto il ceo di Carnival, Arnold Donald, butta acqua sul fuoco: “Vogliamo che tutti siano in grado di andare a Cuba con noi”, dichiara, confermando la programmazione delle crociere su Cuba e confidando nella risoluzione positiva della situazione. E dalla nave di Fathom Travel, marchio creato ad hoc, arrivano le conferme sull’apertura delle prenotazioni delle cabine ‘per tutti i viaggiatori’. O tutti o nessuno, quindi. Anche perché la comunità cubano-americana è il vero bacino di utenza a cui punta il business di questa riapertura delle linee.