È aperto il bando per la gestione e valorizzazione delle prime 30 case cantoniere ristrutturate destinate a nuova vita, cioè all’accoglienza di turisti e viaggiatori, con proposte che vanno dal pernottamento alla ristorazione, dal wi-fi grauito ai servizi per bici e moto.
Come riporta La Stampa, le case cantorniere che l’Anas ha deciso di valorizzare si trovano in tutta Italia (dalla Valle d’Aosta alla Puglia, passanndo per Lombardia e Toscana), in prossimità di circuiti culturali e turistici e vengono offerte in concessione ai privati per 10 anni.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra Anas, ministero dei Beni culturali, ministero delle Infrastrutture e Trasporti e Agenzia del Demanio, e concede poco più di tre mesi di tempo per partecipare alla gare. Il bando è rivolto a start-up, imprenditori, consorzi, aziende, associazioni, cooperative. Oltre all’offerta economica, per vincere è importante il progetto, che deve essere economicamente sostenibile e coerente con le finalità del modello proposto dall’Anas, che ha creato per questo progetto pilota un logo e un payoff ad hoc: “Case cantoniere – viaggiare, fermarsi, riscoprire”.
Anas si occuperà della ristrutturazione dell’immobile, mentre il concessionario sarà tenuto a versare un canone e un contributo variabile in funzione del fatturato, oltre ovviamente a sviliuppare le attività imprenditoriali previste dal bando e a garantire una serie di servizi di base.
Per il progetto di riqalificazione delle case cantoniere Anas ha previsto un investimento di 7,5 milioni di euro in tre anni, allo scopo di potenziare il valore del patrimonio aziendale e di sostenere l’identità locale creando nuova occupazione.