Un itinerario turistico in 11 case-museo romane fra atelier, studi e abitazioni private di artisti e intellettuali. Case d’autore è “un percorso prezioso e importante che dimostra come la città sia stata negli anni musa ispiratrice di grandi, poeti, scrittori e musicisti”, spiega Giovanna Marinelli, assessore alla Cultura e al Turismo di Roma.
Tra i luoghi visitabili c’è la casa di Luigi Pirandello, dove lo scrittore visse dal 1933 al 1936, a due passi da Villa Torlonia; in piazza di Spagna, al lato della scalinata che porta a Trinità dei Monti, sorge invece l’abitazione di Giorgio de Chirico, dove visse a partire dal 1947, e in piazza Navona, di fronte alla Barcaccia del Bernini, si può visitare la Keats-Shelley House. Luogo di culto per i turisti inglesi e statunitensi, qui visse e morì il primo dei due poeti tra il 1820 e il 1821.
La casa dove ha soggiornato Goethe durante il suo viaggio in Italia si trova invece in via del Corso.
L’itinerario prosegue con il Museo Hendrik Christian Andersen, il Museo Pietro Canonica a Villa Borghese, il Museo Venanzio Crocetti, la Casa-Museo Mario Praz, il Museo Casa Scelsi, la Casa Museo Alberto Moravia e lo Studio del Pittore Francesco Trombadori, all’interno del Parco storico di Villa Strohl-Fern, al centro del Parco dei Musei. La Villa, celebre colonia di artisti, ha ospitato Rainer Maria Rilke, Arturo Martini e Carlo Levi. Tutte visitabili su prenotazione, sono illustrate in una brochure distribuita nei Punti di informazione turistica in italiano, francese, tedesco e inglese. È anche possibile scaricare l’itinerario dal sito del Comune di Roma.
Insieme a una buona notizia per la conservazione e lo sfruttamento intelligente del patrimonio storico-artistico, dalla capitale ne arriva una negativa, che ancora una volta parla di degrado, negligenza e inciviltà. E riguarda addirittura via Veneto, una delle strade più famose del mondo, resa celebre dalla Dolce Vita di Fellini, dove i marciapiedi sono dissestati, le aiuole incolte, il traffico è selvaggio. E tutto questo farà parte di un altro itinerario, questa volta fotografico, dedicato alla Media Bruttezza di via Veneto: una collana di 6 volumi che denuncia come la strada sia lasciata all’abbandono.