Il turismo e il cibo sono sempre un’accoppiata virtuosa e vincente per l’occupazione in l’Italia. Una conferma arriva dallla ricerca Il futuro dei territori. Idee per un nuovo manifesto per lo sviluppo locale, realizzata dal Censis per il Padiglione Italia di Expo 2015. Nella classifica dei primi 30 sistemi locali per tasso di occupazione, quasi la metà ha una specializzazione produttiva legata al turismo, da Bressanone a Vipiteno e Ortisei (BZ) a Bormio (SO), mentre 5 sono a vocazione agroalimentare, da Brunico ed Egna, a Bolzano, a Borgo San Lorenzo (Fi) e Alba (CN).
Dall’analisi Censis emerge come nel primo semestre del 2015 l’occupazione nei servizi di alloggio e ristorazione è cresciuta in Italia del 5,4% rispetto al primo semestre del 2013 (+7,4% nelle regioni meridionali). E negli ultimi tre anni c’è stato un vero e proprio boom di aziende agricole (+48,5%, sono quasi 113.000), soprattutto di quelle che affiancano all’attività agricola altre attività come la produzione di energia rinnovabile (+602%), la lavorazione dei prodotti (+98%) o fanno agriturismo (+16%). Vincono insomma i territori che si fanno riconoscibili e incarnano la good reputation del made in Italy per il mondo, intercettando la domanda globale di tracciabilità e autenticità.