Non solo in Comune, non solo in sale preposte al rito. Da oggi le coppie che scelgono di celebrare il matrimonio civile a Cerveteri, comune a pochi chilometri da Roma, hanno a disposizione molte soluzioni per il fatidico sì.
Seguendo l’esempio di Fiumicino, che un anno fa con una delibera della giunta istituiva la possibilità di sposarsi in spiaggia e in altre location del territorio, ora anche Cerveteri concede la possibilità di sposarsi in villa, in casale, in un palazzo storico come il Palazzo del Granarone o perché no, in uno stabilimento balneare o in agriturismo.
“Può essere una nuova opportunità di promozione del nostro territorio”, afferma Alessio Pascucci, sindaco di Cerveteri, che ha annunciato la pubblicazione dell’avviso pubblico dedicato a chi dispone di una struttura o uno spazio di valore storico, architettonico o paesaggistico da mettere a disposizione dei novelli sposi. Chi gestisce una struttura può quindi presentare al Comune una domanda compilando il form contenuto sul sito del comune di Cerveteri o presso l’ufficio di Stato Civile nel Parco della Legnara (domande all’ufficio del Protocollo entro il 4 maggio).
Ma sposarsi en plein air a Fiumicino aveva un prezzo: il Comune aveva imposto tariffe che andavano dai 500 euro per i residenti ai mille euro per i non residenti. Chissà se Cerveteri sarà più economica.