Parte oggi, a Boston, il nuovo servizio di trasporto realizzato dalle donne per le donne. Si tratta di Chariot for Women questo Uber in rosa, con autiste e passeggere, per corse totalmente sicure. In base a quanto riporta Vanity Fair, il servizio sarà unicamente a disposizione delle donne (e dei ragazzi fino ai 13 anni) e potrà essere erogato solo da donne o da trans che si dichiarano di sesso femminile. Al fine di garantire il massimo della sicurezza, le conducenti saranno selezionate e monitorate attraverso il protocollo Criminal Offender Record Information (CORI), già utilizzato nel Massachusetts per chi lavora negli asili nido e nelle scuole. Come funzionerà Chariot for Women on una app snella e veloce, proprio come Uber, che ad ogni chiamata darà alla passeggera un codice diverso, che le permetterà di riconoscere l’auto in arrivo. Il pagamento della corsa viene stimato in relazione ai chilometri percorsi, proprio come i taxi, ma Chariot for Women devolverà il 2% di ogni tariffa ad associazioni e fondazioni che lottano per la cura delle malattie, per fermare gli abusi e sostenere i diritti delle donne. Chariot for Women punta a diffondersi al più presto nelle altre città americane, anche se a quanto pare già si trova a fornteggiare un’accusa di discriminazione nei confronti degli uomini, appunto esclusi dal servizio. a il fondatore, Micheal Pelletz, risponde citando l’ottima accoglienza riservata dai media e dai social all’annuncio della novità. A quanto pare, almeno negli Stati Uniti, il pericolo percepito legato a un servizio trasporto in auto è molto elevato.