Sono più di 23 milioni gli italiani, tra i 18 e i 64 anni, che nel corso di un anno fanno weekend lunghi o si allontanano da casa anche per più di 5 giorni. Secondo una recente indagine commissionata da Keesy a GFK Eurisko nel mese di marzo, quasi un italiano su due (il 45%) aumenterebbe l’utilizzo delle formule extra-alberghiere se avesse un punto fisico per effettuare il check in senza limiti di orario e depositare i bagagli in uscia.
La ricerca, che ha coinvolto oltre 1.000 italiani tra i 18 e i 69 anni che negli ultimi 12 mesi hanno intrapreso un viaggio o fatto un weekend fuori casa con almeno un pernottamento ha svelato diverse esigenze dei viaggiatori italiano: il 38%, ad esempio, chiede di fare check-in fuori dalla fascia standard 13-20 e considera una difficoltà oggettiva avere degli orari predefiniti.
Dall’indagine emerge anche che il momento del check-in ha un peso in fase di recensione. Per il 36% degli intervistati la gestione del check-in influisce sulla valutazione complessiva del soggiorno. In caso di imprevisti, l’idea di dover far aspettare la persona che effettua la consegna chiavi dell’alloggio viene vissuta con disagio da tre italiani su cinque (il 59%), mentre uno su tre (il 35%) dichiara apertamente di avere avuto problemi nel relazionarsi con i gestori degli alloggi, perché parlavano lingue diverse dalla propria.
Il deposito bagagli: un valore aggiunto per il 73% degli italiani
Gli ospiti si trovano spesso nella situazione di dover usufruire del deposito bagagli prima della partenza effettiva. Questa realtà è ben testimoniata anche dall’indagine, secondo cui il 73% degli italiani ritiene un servizio di grande valore aggiunto per la propria esperienza di soggiorno la possibilità di lasciare il proprio bagaglio in un luogo sicuro per un tempo ulteriore rispetto all’orario di check-out.