Buzzoole, software che utilizza l’intelligenza artificiale per connettere i brand ai content creator, ha analizzato durante il mese di settembre l’andamento e i risultati dei profili Instagram più influenti legati al mondo travel. La ricerca ha generato una lista dei 5 Top Travel Creator Italiani, suddivisi nelle categorie ‘Star’ (profili con oltre 100.000 follower su Instagram) e ‘Rising Star’ (influencer al di sotto dei 100.000 follower).
L’analisi è stata condotta considerando la capacità degli influencer di generare interazioni, valutando l’engagement per post: la somma dei like e dei commenti ottenuti rispetto ai contenuti pubblicati. A questo dato è stata affiancata l’analisi dei nuovi follower acquisiti nel corso del mese, utile a comprendere la fase di crescita in cui si trova un creator.
Un analisi che non si limita a vedere i dati numerici ma cerca anche di prevenire eventuali tentativi di manipolazione della classifica. Spiega infatti Vincenza Cosenza, responsabile marketing Italia di Buzzoole: “Buzzoole ha messo a punto una tecnologia basata su diverse metodologie che, combinate, permettono di comprendere se un profilo compie attività poco chiare (acquisizioni follower ed engagement). Tra queste metodologie ci sono quelle tese a osservare proprio il rapporto tra follower ed engagement ed eventuali anomalie nella crescita oppure anomalie dei paesi di provenienza dei commentatori e dei follower”.
Due le classifiche realizzate: la prima dedicata ai profili al di sopra dei 100.000 follower (Star); la seconda, invece, rivolta agli account con meno di 100.000 seguaci (Rising Star), profili in costante crescita, sempre più interessanti per i brand che decidono di puntare su community più ristrette e fedeli.
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Star e Rising Star alla pari quando si tratta di engagement
Il primo trend che emerge è relativo alla capacità di suscitare attenzione da parte dei travel creator. I numeri, infatti, non sono altisonanti come nel settore fashion, ma le interazioni generate, soprattutto dalle Rising Star, regalano enormi opportunità ai brand. Le interazioni che registrano i travel influencer emergenti sono equiparabili a quelli prodotti da profili più seguiti. Questo dato risulta chiaro osservando le due classifiche: talvolta l’engagement per post delle Rising Star supera quello delle Star.
‘Travel is the only thing you buy that make you richer’
I brand che utilizzano maggiormente i travel blogger per promuovere prodotti e servizi fanno parte del mondo travel (enti del turismo, catene alberghiere e compagnie aeree) e tech. Anche i brand di altre industry, però, nutrono interesse verso di loro, da un lato perché il viaggio intercetta una audience trasversale, e dall’altro perchè questa è una tipologia di creator molto versatile che grazie ai contenuti prodotti riesce a fidelizzare una community composta da diverse categorie di target.
Il viaggio 2.0 come nuova tipologia di lavoro
Alcuni sono fotografi che attraverso i loro scatti sono riusciti a catturare il pubblico di Instagram, altri sono semplici viaggiatori che in molti casi hanno deciso di lasciare un lavoro per dedicarsi all’esplorazione e attraverso il racconto sono stati in grado di catalizzare l’attenzione di tanti utenti. In ambedue i casi, l’influenza che questi content creator riescono a imprimere nella propria audience li ha portati molto spesso a creare dei veri e propri business basati sulle esperienze di viaggio: come ad esempio la creazione di piccoli gruppi o corsi di videomaking e fotografia a caccia di un’aurora boreale o di un leone nella savana.
“L’analisi del mese di settembre di Buzzoole Ranking ha delineato come gli influencer del settore viaggio siano in grado di ispirare i propri follower attraverso immagini e racconti accattivanti capaci di far sognare. Un’esperienza di viaggio, infatti, genera nelle persone un’onda emotiva impattante su cui i brand oggi possono far leva”, dichiara Vincenzo Cosenza, Responsabile Marketing Italia di Buzzoole. “Dalla ricerca è emerso un trend importante rappresentato dal numero di interazioni generate dai creator: spesso infatti, l’engagement per post degli influencer meno conosciuti supera quello delle ‘Star’. Questo è un fattore che i brand devono tenere in considerazione durante la pianificazione di una campagna di IM nel mondo travel”.