Potrebbe essere giunto all’epilogo un brand storico del tour operating italiano: Vivamondo srl, che detiene il marchio Chiariva, ha infatti deciso di cessare le attività e di non accettare altre prenotazioni nel 2016.
Raggiunto da TTG Italia il presidente di Vivamondo Arturo Reimann ha confermato la decisione e ha spiegato che verranno gestite solo le prenotazioni in essere fino al 31 gennaio: “Le conferme per il 2016 a partire da febbraio in poi sono state riprotette con Identityplus Tour Operator che è già in contatto con le agenzie”.
Un’ulteriore conferma arriva da Daniele Laurendi, ad di Identity Plus, intervistato da Guida Viaggi: ” Stiamo prendendo in carico le prenotazioni in essere dal 1° di febbraio senza modificare le caratteristiche del viaggio. Le agenzie stanno recependo molto bene questo travaso, anche perché il nostro prodotto è sempre stato simile a quello di Chiariva”.
Proprio dalle agenzie sono arrivate le prime conferme delle riprotezioni da parte del tour operator milanese che, si vocifera, potrebbe anche rilevare il marchio Chiariva, nome storico della prima agenzia di viaggi italiana.
Al momento, però, siamo ancora nella fase delle trattative: Lorenza Oselin, direttore commerciale di Chiariva, ha infatti spiegato a Travel Quotidiano che “La decisione è maturata in modo repentino e in questo momento l’obiettivo è salvaguardare le agenzie di viaggio e i clienti. Per quanto riguarda il marchio, per il quale sono state fatte molte manifestazioni di interesse, si vedrà in un secondo tempo”.
La nascita di Chiariva risale al 1878 quando nel centro di Milano viene aperta un’agenzia viaggi specializzata in gite sui laghi Maggiore, d’Iseo e di Como. Chiari, questo il nome dell’agenzia, si fece notare subito anche per l’organizzazione di comitive dirette all’Expo di Parigi dello stesso anno. La capitale parigina diventò una meta abituale dell’agenzia e nel 1900, in occasione della nuova esposizione universale, vi portò oltre 7000 persone. Nello stesso anno, che incidentalmente fu anche l’anno del Giubileo, l’agenzia si occupò di incoming e gestì l’arrivo in Italia di oltre 5000 pellegrini dal resto d’Europa.
Nel 1906 Giuseppe Sommariva entrò in società e l’agenzia prese il nome di Chiari Sommariva da cui poi derivò il nome del brand Chiariva. Sono gli anni in cui l’agenzia si trasforma in tour operator e inizia a operare anche nel campo delle crociere e della ricettività alberghiera.
Nel corso degli anni la proprietà è passata di mano diverse volte, dagli Aronson Resmann al gruppo Parmalat che deteneva il tour operator Parmatour. Dopo il crack Parmalat il brand era stato rilevato e rilanciato da Vivamondo srl che l’ha gestito sino ad oggi. Qella della chiusura è stata una decisione improvvisa che potrebbe decretare l’ultimo atto di un brand che ha fatto la storia dell’organizzazione di viaggi in Italia.