Nel 2013 oltre 5 milioni di famiglie hanno fatto almeno una vacanza con i figli, il mare è in assoluto al top delle preferenze – scelto come meta nel 62% dei casi – ma crescono i soggiorni all’estero e già partire dai 6 anni cominciano le prime esperienze di viaggio in autonomia. E’ quanto emerge dai dati dell’Osservatorio Nazionale sul Turismo Giovanile di Children’s Tour – il Salone delle vacanze 0-14, che si è svolto nel corso dello scorso week end a Modena..
L’analisi presentata nella città emiliana, fa rilevare inoltre che sono molte le famiglie italiane che, nonostante la crisi abbia imposto un drastico taglio ai consumi, continuano a viaggiare. Le famiglie che nel 2013 hanno rinunciato alle vacanze con i bambini sono invece il 3%.
I numeri, poi, danno un’idea della dimensione del mercato: nel 2013 sette milioni e 800 mila ragazzi hanno fatto almeno una vacanza, quasi la metà di loro è residente nelle regioni del nord dove la propensione al viaggio è maggiore, e ben 1 milione e 400 mila bambini sono andati in vacanza da soli, ovvero il 14% dei nostri figli
Famiglie in viaggio con bambini: numeri e mete
Le famiglie vacanziere sono ben 5 milioni e 200 mila, e muovono circa 17 milioni di persone: per ogni minore in viaggio, ci sono mediamente altre 2,2 persone che si muovono tra mamma, papà, fratelli o sorelle. Il 47% delle famiglie, inoltre, coinvolge nella vacanza altre famiglie con bambini (il 18%) o altri parenti (16%) o nonni (16%). I figli hanno un ruolo attivo sulla scelta della meta delle vacanze a partire dai 9 anni, quando la decisione viene presa da tutta la famiglia insieme, rendendo partecipi i figli.
Quello delle famiglie con bambini è un piccolo esercito che si muove, per comodità e convenienza, in auto (63%), nel 73% dei casi verso destinazioni italiane e nel 22% verso mete straniere. Non manca un 4% di famiglie che si sposta durante le vacanze visitando località sia italiane sia estere. Si rileva un progressivo aumento nella propensione alla vacanza all’estero: nel 2011 le sceglieva il 16% delle famiglie, nel 2012 il 20% e nel 2013 si è saliti ulteriormente al 22%.
La vacanza al mare continua ad essere la preferita, scelta nel 62% dei casi, anche se rimane in parte legata all’età dei figli. La montagna segue ad ampia distanza frequentata dall’11% delle famiglie. Tour e crociere, oltre a vacanze lacuali o in collina alla ricerca della tranquillità e del contatto con la natura, sono un’opzione dai sei anni di età.
Puglia, Sicilia, Sardegna sono le mete preferite per il mare in Italia, Trentino Alto Adige, Lombardia e Abruzzo quelle per la montagna insieme al Tirolo austriaco, ma le città d’arte con maggiore appeal – ad eccezione di Roma che si posiziona al primo posto – sono estere: Parigi e soprattutto Londra, che quest’anno supera nelle preferenze delle famiglie italiane la Ville Lumière. I dati riscontrati dall’analisi, trovano conferma nelle tendenze per il 2014, manifestate nelle settimane scorse.
Dove dormire con i bambini
La scelta dell’alloggio dipende dalla durata della vacanza: se è breve si va in hotel, se è lunga si preferiscono case o appartamenti in affitto, il campeggio o le case di proprietà e di amici e parenti. La scelta infatti è molto legata alla convenienza (44%) e alle offerte (15%). Per gli hotel e per i campeggi però la convenienza deve trovare un giusto equilibrio con l’offerta di servizi e la qualità. Le informazioni per la scelta dell’alloggio si cercano prevalentemente sui motori di ricerca e sui siti di recensioni come, ad esempio, Tripadvisor. Internet però si integra con il passaparola di amici e parenti (10%) e con i consigli delle agenzie viaggio (9%).
La scelta delle attività da fare in vacanza è molto legata alla tipologia di viaggio, ma l’interesse per i parchi divertimento e i parchi avventura comincia a essere un fenomeno rilevante: il 14% delle famiglie ha passato almeno uno dei giorni di vacanza in uno di questi parchi. Più in generale il 57% delle famiglie è stata negli ultimi tre anni in un parco divertimento, ma i ragazzi ci sono stati anche con la scuola (14%) o con gli amici (12%). Gardaland è il primo parco italiano, frequentato dal 31% delle famiglie. Seguono Mirabilandia (20%) e Disneyland Paris.
I parchi avventura, più recenti e con attrazioni legate alla vita nei boschi e all’aria aperta, sono stati visitati negli ultimi 3 anni dal 20% delle famiglie; nel 9% dei casi i ragazzi ci sono andati con la scuola o coi propri amici. L’Emilia Romagna è la regione con i parchi avventura più attrattivi (Cerwood, in provincia di Reggio Emilia, è quello più citato).
Bambini e ragazzi viaggiano anche da soli
I bambini che viaggiano da soli sono un fenomeno ormai affermato, che coinvolge il 15% delle famiglie intervistate, e si traduce in circa 1 milione e 400 mila minori, soprattutto residenti al nord dove è maggiore la propensione al viaggio. Esistono delle soglie di età per la partecipazione alle varie formule di viaggi senza genitori: vanno via coi nonni i più piccoli; i bambini partono per un viaggio studio all’estero a partire dai 12 anni, mentre si va in vacanza con gli amici dai 14-15 anni. I campi tematici, soprattutto se organizzati dalle parrocchie o da enti religiosi, attraggono bambini anche dalle scuole primarie. La tendenza comunque è di iniziare i figli al viaggio sempre prima.
Nel momento di scegliere se e quale vacanza senza genitori far fare ai propri piccoli viaggiatori, i genitori italiani si dimostrano meno “chioccia” del previsto e ritengono il viaggio l’occasione di crescita per eccellenza: lo dimostra il 37% dei genitori che ritiene l’autonomia l’aspetto più importante da considerare nell’organizzazione di un viaggio da soli. Per il 34% la possibilità di imparare cose nuove (e una lingua straniera) è decisivo. Gli aspetti relativi alla sicurezza sono citati da circa 47% dei genitori: si vuole conoscere gli accompagnatori (in molti casi parenti dei ragazzi) oppure accertarsi della sicurezza del luogo e dell’alloggio. Solo il 7% ricerca volutamente la possibilità di controllare i propri figli a distanza.