Chiude l’ambasciata italiana a Santo Domingo, troppi visti

In seguito alla chiusura dell'ambasciata italiana di Santo Domingo, l'assistenza ai turisti viene svolta dalla rappresentanza di Panama

Il 31 dicembre ha chiuso i battenti l’ambasciata italiana nella Repubblica Dominicana. A partire dal primo gennaio chi ha bisogno di un visto, sia gli italiani che vivono a Santo Domingo sia i dominicani, devono rivolgersi personalmente alla sede dell’ambasciata italiana a Panama, con un notevole esborso di tempo e denaro. Il motivo di tutto ciò? È emerso come, almeno fino a metà 2013, la sede di rappresentanza italiana nella Repubblica Dominicana sia stata una specie di industria di visti, migliaia dei quali commerciati illegalmente. Sembra che dietro compenso siano stati concessi circa 8 mila visti, per una truffa che avrebbe fruttato almeno 30 milioni di euro.

Nel solo 2012 sono stati rilasciati 5.272 visti, una cifra che desta più di un sospetto poiché l’ambasciata in Brasile, un Paese ben più grande della Repubblica Dominicana, nello stesso anno ne ha rilasciati 3.078, quella messicana 1.357 e quella argentina 667. Ad accorgersi della truffa sono state le autorità spagnole, alla cui segnalazione sono seguite le ispezioni concluse con il commissariamento della rappresentanza italiana. L’ambasciatore Arturo Olivieri è stato richiamato a Roma, un funzionario è stato licenziato e il rilascio dei visti italiani è stato affidato temporaneamente all’ambasciata spagnola. Infine, i rapporti ispettivi sono stati inviati in procura.