Fino al 7 maggio a Pechino e Shanghai saranno in servizio i poliziotti e i carabinieri italiani. Due agenti della Polizia di Stato e due militari dell’Arma dei Carabinieri sono infatti in Cina per coordinarsi nel pattugliamento insieme ai colleghi cinesi. Proprio come già avvenuto lo scorso maggio in Italia, con i 4 operatori di polizia cinesi in servizio a Roma e Milano, le autorità cinesi ora ospiteranno i rappresentanti delle nostre forze dell’ordine. Che saranno in uniforme, ma disarmati, e assisteranno le autorità locali di polizia nelle attività ordinarie di controllo del territorio e tutela della sicurezza pubblica, aiutando i turisti italiani nei rapporti con le autorità locali e le rappresentanze diplomatica e consolare.
I pattugliamenti hanno avuto inizio dalla grande Muraglia e nei prossimi giorni proseguiranno in altre località di richiamo turistico, come il Tempio del Cielo, a sud di piazza Tian’anmen, sempre a Pechino, per poi spostarsi a Shanghai.
L’iniziativa riguarda un accordo stipulato due anni fa tra la Cina e il nostro Paese (il Memorandum d’intesa per l’esecuzione dei pattugliamenti congiunti di polizia), siglato il 24 settembre 2015 a L’Aja fra il Ministero dell’Interno italiano e il corrispondente dicastero della Repubblica Popolare Cinese.
“È la prima volta che rappresentanti di Polizia e Carabinieri vengono in Cina, con un forte sostegno da parte del governo italiano”, spiega l’ambasciatore italiano a Pechino Ettore Sequi. Si tratta di “uno strumento importantissimo per la promozione del turismo come strumento di crescita culturale ed economica”, aggiunge Sequi.
Nel prossimo mese di giugno l’iniziativa sarà replicata in Italia con l’invio di 8 operatori di polizia cinesi a Napoli, Roma, Firenze e Milano. I servizi a Roma e Firenze saranno coordinati dalla Polizia di Stato e quelli a Napoli e Milano dall’Arma dei Carabinieri.
