Ce ne sono di tutti i tipi e per tutti i gusti, comunque sempre da incubo. La black list dei clienti d’hotel più fastidiosi per il personale, stilata da Jetcost, comprende varie categorie che vanno dal furbetto al maleducato, dal taccagno a quello sempre a caccia di avventure. Nella classifica delle dieci tipologie più odiate, riporta Askanews, ai primi posti si piazzano gli ospiti “furbetti”, quelli che assicurano di aver prenotato con molto anticipo, e a un ottimo prezzo, ma non hanno la ricevuta e sono molto esigenti nelle richieste. Ospiti difficili da gestire, soprattutto se non parlano una delle lingue in cui si esprime il personale. C’è poi il “tontolone”, il cliente educato e obbediente, ma che a volte fa fatica a comprendere, e riempie gli addetti alla reception di domande incomprensibili. Nella black list, ci sono pure gli “ingordi”, quelli che passano ore davanti ai buffet e si riempiono il piatto fino a scoppiare, salvo poi lasciare tutto. Si preparano anche panini e spuntini da portar via. I “maniaci del pulito”, incuranti dell’ambiente, quelli che usano tre o quattro asciugamani ogni volta che si fanno una doccia e ne prentendono subito la sostituzione. E i “burloni”, a caccia dello scherzo a tutti i costi, quelli che infastidiscono amici e altri ospiti. La rassegna dei clienti da incubo prosegue con gli “astemi”, o quelli che si professano tali, ma che con qualche trucchetto consumano le bottigliette del minibar e le richiudono. I clienti “sordi”, che alzano volume di stereo e tv al massimo e parlano a voce altissima nei corridoi; il cliente “risparmiatore”, che ordina o si porta da mangiare in camera, ma dall’esterno, non dal ristorante dell’hotel da cui però pretende posate e tovaglia. E il cliente “sporco”, quello che usa oggetti della camera per fare altre cose, ad esempio la coperta per pulirsi le scarpe. Non manca infine il seduttore, che tenta avance con il personale e gli altri ospiti