Avevamo recentemente dato la notizia della scalata, silenziosa, del finanziere milanese Andrea Bonomi al Club Med, arrivando a possedere, attraverso la sua Bi Invest, il 6,5% del capitale dello storico to francese.
Ora la stampa francese svela le mosse future di Bonomi, che proprio ieri aveva annunciato di aver superato il 10% delle quote del capitale del Med. Il quarantonovenne milanese, infatti, ha come primo obiettivo quello di far fallire la Opa amichevole lanciata lo scorso anno sull’operatore transalpino da parte della cinese Fonsun insieme alla società di investimento Ardian, ex Axa Private Equity, attraverso la finanziaria Gaillon Invest, che proposero la scalata a “un prezzo ridicolo” di 17,4 euro ad azione, come ha affermato lo stesso Bonomi all’Autorità di controllo del mercato finanziario francese, a cui l’uomo d’affari italiano ha detto anche di non “volere il controllo del Club Med”, attraverso la sua società lussemburghese Strategic Holdings. Ma che, però, si dice pronto a salire al 29,9%, scrive il quotidiano Les Echos citando fonti del suo entourage, se dovesse andare avanti l’Opa franco-cinese, secondo lui lanciata a un prezzo non corretto. Secondo Bonomi infatti il prezzo giusto per il Med starebbe in una forbice tra 21 e 25 euro ad azione, e non a 17,5 euro.
Una, possibile, scalata, quella di Bonomi a una società del turismo, settore che non è stato inserito tra quelli strategici dal ministro dell’economia francese Arnaud Montebourg e che, quindi, non rischia, come per tante altre aziende transapline nel mirino di investitori stranieri, lo stop dal governo.
Bonomi, attraverso la sua società Investindustrial ha rilanciato marchi come Ducati, Aston Martin, e Avincis, e ha il controllo del parco di divertimenti Gardaland, dal 2005, e di quello spagnolo Port Aventura, insieme alla Caixa de Espagne.