Per la Confederazione Nazionale dell’artigianato e della Piccola e Media impresa Cna questa sarà un’estate da tutto esaurito. Secondo un campione di 587 titolari di imprese turistiche individuate tra gli aderenti all’associazione, l’estate 2017 vedrà un incremento di presenze del 6,5% rispetto all’anno scorso. Un exploit che trascinerà in alto l’intero comparto, soprattutto grazie al turismo balneare, che vale complessivamente il 73% dell’intero settore.
La vacanza al mare in senso stretto copre infatti il 44% del mercato, mentre il mare associato a città d’arte, borghi e turismo esperienziale, il 15%. Il mare in sinergia a sport e natura, poi, un altro 14%. La montagna vale invece il 15% del business estivo e le città d’arte il 12%.
I turisti stranieri saranno il 2,5% in più rispetto al 2016, ma la destinazione Italia torna a piacere anche agli italiani, scelta da 8 su 10 come meta delle vacanze. In testa alla classifica Puglia, Emilia Romagna, Toscana, Sicilia e Friuli Venezia Giulia, seguite da Sardegna, Lazio, Calabria, Liguria e Veneto.
Per Campania, Marche, Abruzzo, Basilicata e Molise le previsioni indicano invece un’espansione appena inferiore alla media.
Nei pernottamenti vince la tradizione e nell’estate 2017 il 54% dei turisti privilegerà l’albergo (+4,5%), il 28% il b&b (+5,2%) e il 18% i villaggi turistici (+2,3%). La disponibilità degli edifici del demanio marittimo, come i fari, vale da sola lo 0,5% delle presenze turistiche (lo 0,3% per i vacanzieri stranieri).
Vincono poi le vacanze bevi: l’incremento maggiore (+4,8%) è per i periodi di vacanza da 1 a 3 giorni, o da 5 a 7 giorni. Un aumento del 3,7% riguarderà i soggiorni tra 7 e 10 giorni, o tra 10 e 15 giorni e una crescita del 2,3% è prevista per i soggiorni più lunghi, superiori ai 15 giorni.
L’estate 2017 sarà poi un’estate “fai da te”. Il 48% dei turisti organizza direttamente le vacanze, il 22% online, mentre le agenzie di viaggio sono preferite dal 18% dei vacanzieri e l’8% è attirato dalle promozioni. Al passa parola invece è ancorato il rimanente 4%.