Nel 2015 in Italia gite e scampagnate hanno prodotto un giro d’affari di 12,3 miliardi di euro. Il dato emerge da una analisi della Coldiretti, sulla base del rapporto Ecotur. Nel dettaglio, le presenze del turismo natura in Italia nel 2015 hanno superato per la prima volta quota 104 milioni, con una permanenza media di 3,8 giorni e una leggera prevalenza degli stranieri (53%). Se tra i gruppi prevalgono le gite scolastiche, per coppie e famiglie avvicinarsi alla natura significa anche praticare sport all’aria aperta (26%), conoscere le tradizioni culturali ed enogastronomiche, evadere dalla routine della vita quotidiana (22%), ‘praticare relax’ (15%), e per il 5% approfttare dei prezzi contenuti. Tra le attività più in voga nelle aree naturali, biking (30%), escursionismo (19%), trekking (17%), equitazione (8%), sci (8%) e animal watching (6%). Attività compiute soprattutto da diplomati (51%) e laureati (36%), di tutte le età con una capacità di spesa media (75%) e alta (16%). Che preferiscono appunto una gita in giornata (28%) o un weekend (27%). O al massimo un weekend lungo (22%) e più raramente una vacanza settimanale (15%).
Che sia l’effetto della crisi, che ha accorciato i tempi delle vacanze, o l’arrivo della primavera, anche il 2016 conferma la tendenza degli ultimi anni (scampagnate, sport nel verde e turismo legato alla natura in 10 anni raddoppiano il fatturato): l’analisi Coldiretti prevede infatti una crescita anche per il 2016. Una tendenza sostenuta anche da una maggiore sensibilità ambientale. Che “sta portando alla riscoperta di un turismo sostenibile e a chilometro zero spesso con mete da raggiungere in giornata senza spendere troppo”, sottolinea il rapporto.