Mashable racconta la storia di Sam Huang, un travel blogger che è riuscito a fare viaggi in suite prima classe con Emirates per il valore di 60mila dollari spendendone poco più di 300.
C’è riuscito in maniera perfettamente legale utilizzando delle possibilità piuttosto generose per accumulare miglia con il programma frequent flyer della compagnia. In particolare, spiega Huang in un post sul suo blog che ora risulta cancellato, c’è riuscito passando alcuni mesi a sottoscrivere carte di credito con Bank of America, istituto di credito che ha una partnership per l’accumulo di miglia con Alaska Airlines, utilizzabili a loro volta nel programma fedeltà di Emirates.
Ovviamente ci sono delle clausole per ottenere questi bonus ma Huang è riuscito a trovare un modo per aggirarli: ha sottoscritto 15 carte di credito diverse, per ognuna ha dovuto raggiungere un limite di spesa di 3000 dollari e onorare le varie scadenze di pagamento prima di poter riscattare le miglia su un unico account, pare anche per la mancanza di controlli da parte di Alaska Airlines. Questo ovviamente richiede una certa disponibilità di contante per cui potrebbe sembrare che servono 45mila dollari per effettuare questo viaggio ma in realtà con quei soldi non ha pagato il viaggio ma le sue spese correnti. In ogni caso è evidente che per provare a fare una cosa simile bisogna quanto meno essere benestanti al punto di potersi permettere di aprire linee di credito con una banca.
Dopo aver impiegato circa un anno per mettere assieme i punti necessari è riuscito a prenotare dei viaggi riscattabili per la somma di 100 dollari + 100mila miglia utilizzando una delle possibilità offerte dai viaggi intercontinentali Emirates: poter fare uno stopover in una città a patto che la ripartenza con un altro volo avvenga entro 24 ore. Huang è riuscito così a studiare un percorso che gli ha permesso di andare da Singapore a New York passando per Melbourne, Auckland, Sidney, Dubai e Milano.
A quel punto la sua esperienza di viaggio in prima classe è cominciata senza intoppi, come ha documentato nella galleria fotografica che ha pubblicato Mashable e che potete visualizzare cliccando qui