Conferenza delle Regioni: via libera a Decreto Cultura e Turismo

Pompei
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Dalle Regioni arriva il via libera al Decreto Cultura e Turismo presentato recentemente dal ministro Dario Franceschini. Lo hanno fatto sapere i rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in audizione presso le Commissioni cultura e attività produttive della Camera dei Deputati.
“Le Regioni hanno espresso complessivamente un giudizio positivo sul decreto Franceschini – ha spiegato l’assessore al Turismo della Regione Emila Romagna, Maurizio Melucci – sottolineando in particolare gli aspetti relativi alla crescita, alla digitalizzazione e alla riqualificazione alberghiera, ed hanno chiesto una maggiore attenzione sul fronte delle risorse”. Per quanto riguarda in particolare il turismo i rappresentanti della Conferenza delle Regioni hanno ribadito la necessità della riapertura dei termini per la costituzione dei distretti turistici prevedendo, in questo ambito, l’avvio di progetti pilota in accordo con i ministeri competenti soprattutto in tema di semplificazione e fiscalità. “Ma in particolare le Regioni chiedono – ha aggiunto Melucci – che dopo la conversione in legge del decreto si attui in tempi brevi, attraverso la sottoscrizione di una intesa forte fra Stato e Regioni, la nuova classificazione alberghiera per arrivare ad una maggiore omogeneità su tutto il territorio dei riconoscimenti attribuiti alle strutture ricettive”
L’Assessore alla Cultura della Regione Calabria, Mario Caligiuri ha affrontato invece nel corso dell’audizione il tema della deducibilità degli investimenti in cultura, chiedendone l’estensione anche agli enti privati di controllo pubblico e alle onlus specificamente orientate alla promozione della cultura. Inoltre ha dichiarato di apprezzare il “progetto Pompei”, che va nella direzione di valorizzare una bene culturale meridionale di valenza universale. Per quanto attiene il previsto Piano strategico dei grandi progetti culturali “è importante – ha detto Caligiuri – che le Regioni siano consultate nell’individuazione delle opere, attraverso la Conferenza Unificata”.