La Tunisia lancia un appello per la ripresa del turismo. L’occasione è un palcoscenico prestigioso: in corso a Tunisi è infatti la Conferenza Internazionale sul Turismo e i Media organizzata dall’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT) e realizzata con il sostegno di CNN International. L’iniziativa è un’opportuità per favorire la connessione tra le autorità turistiche e la comunità mediatica. E dopo il crollo del settore las Tunisia ha particolarmente bisogno di trovare nuove modalità di comunicazione.
Come riferisce Adnkronos, secondo Taleb Rifai, il segretario generale dell’Omt, oggi la Tunisia è già sulla strada giusta per il rilancio del turismo perché sta cogliendo i cambiamenti del settore. “Ha capito come diversificare le sue offerte turistiche e come raccontare il Paese”. Tanto che l’agenzia delle Nazioni Unite per il turismo l’ha premiata per il miglior video promozionale. ‘Tunisia I feel like’. La volontà di ripresa è forte: “Le intenzioni del governo tunisino sono chiare: vogliamo che il nostro Paese diventi una delle principali destinazioni del turismo internazionale”, ha affermato Selma Elloumi Rekik, ministra del Turismo.
Ma a otto mesi dall’attacco al Museo del Bardo e a cinque da quello nell’hotel di Suosse è ancora difficile parlare di una svolta. Il Governo però intende rassicurare i potenziali visitatori: “La sicurezza del Paese è la nostra maggiore preoccupazione”, sottolinea ancora Rekik. Di fatto nel 2014 gli ingressi turistici dall’Europa sono stati circa 2,6 milioni, mentre dall’inizio del 2015 sono scesi a 1,3 milioni, di cui 73mila italiani: il 63% in meno rispetto allo scorso anno. Consderando che nel 2010 erano 325mila il conto è presto fatto.
Il ministro però non intende rinuciare alla sua missione, cioè permettere al suo Paese di risalire la china, soprattutto termini di visibilità: in Italia ha già incontrato alcuni TO e sta cercando di cambiare la strategia di comunicazione.