Per Confesercenti a Pasqua i pernottamenti faranno registrare una crescita, particolarmente sostenuta dagli stranieri. In base all’indagine previsionale dei flussi turistici condotta da Cst – Centro Studi Turistici di Firenze per Confesercenti, le prossime festività di Pasqua dovrebbero vedere un incremento del +1,2% dei pernottamenti, soprattutto grazie al +2,8% generato dagli stranieri, che dovrebbe neutralizzare il leggero calo (-0,5%) degli italiani. In ogni caso le previsioni sono favorevoli sia per gli esercizi extralberghieri (+0,5%), sia per le strutture alberghiere (+1,6%), in particolare a 4 e 5 stelle, dove le prenotazioni sono segnalate in aumento del 2,8%. Crescono però anche i 3 stelle (+1,1%), mentre per le strutture con classificazioni inferiori è atteso un leggero calo.
L’incremento maggiore di pernottamenti dovrebbe riguardare le località di lago e di mare (rispettivamente +3,1 e +3,4%), seguite dalle città di interesse storico artistico (+1,8%).
Laghi, località marine e città d’arte si confermano mete apprezzate soprattutto dai mercati esteri, mentre gli italiani sono orientati in particolar modo verso le aree del balneare, in particolare del Mezzogiorno. La crescita della domanda è comunque attesa in tutte le aree geografiche, anche se ovunque la spinta proviene dai turisti stranieri. I risultati migliori riguardano il Nord Est (+1,9%) e le regioni del Sud Italia e delle Isole (+1,6%), un po’ meno il Centro e il Nord Ovest, dove si stimano incrementi inferiori all’1%.
In particolare, è stimato un aumento dei turisti provenienti dai Paesi dell’Est e dalla Russia, ma si attende una risposta positiva anche dai mercati europei quali Germania, Svizzerea, Austria, Olanda, Belgio e Francia. Stabili, o in leggero calo, le provenienze da Gran Bretagna, Usa, Giappone, Canada, Brasile, India e Cina.
Le aspettative positive non bastano però a cancellare le difficoltà del settore e delle imprese turistiche. A partire dalla concorrenza sleale esercitata dalle strutture irregolari, stimata in circa 200 mila strutture, contro i circa 170 mila esercizi ricettivi ufficiali.