Nell’arco di poche ore il settore si è completamente fermato e sta facendo fronte a cancellazioni e richieste di rimborsi. Comincia così il nuovo appello lanciato da Confindustria Alberghi, che torna a parlare del Coronavirus provando a tratteggiare lo stato attuale in cui versano gli alberghi italiani.
“Servono subito misure per garantire nell’immediato la continuità aziendale e la tutela delle professionalità che costituiscono il patrimonio del settore. Quello che un mese fa sembrava un raffreddamento del mercato si è trasformato in un completo fermo dell’attività con centinaia e centinaia di cancellazioni che arrivano alle strutture da tutti i paesi. Una situazione che attraversa l’intera penisola in eguale misura nelle regioni del nord, come in quelle del sud e del centro. La paura ha completamente bloccato viaggi e turismo in tutta Italia”, prosegue la nota.
“La situazione è degenerata nel giro di poche ore e da sabato mattina nel filo diretto immediatamente attivato con le aziende, abbiamo registrato l’impressionante progressione determinata dal diffondersi delle notizie riguardanti il nostro Paese. Ad oggi il numero dedicato a disposizione delle aziende ha già registrato centinaia di contatti per lo più segnalazione di cancellazioni, richieste di chiarimenti sull’applicazione delle ordinanze e richieste di immediati interventi a supporto. Già da domenica in collaborazione con Confindustria le prime istanze del settore sono arrivate all’attenzione del Governo”.
Per questo motivo, “è indispensabile prevedere una tempestiva serie di misure che permettano di fare fronte alla situazione lasciando liquidità in azienda e quindi la sospensione dei versamenti dei tributi erariali e locali, dei contributi previdenziali, sospensione dei pagamenti delle rate di mutui bancari e delle utenze e sospensione del riversamento dell’imposta di soggiorno, il potenziamento del fondo di garanzia, l’attivazione Cassa in deroga per i lavoratori delle aziende del settore. Importante anche prevedere lo slittamento dei termini per l’entrata in vigore di provvedimenti che determinano un costo di adeguamento importante per le aziende come la “lotteria degli scontrini” prevista per luglio. Inoltre, per sostenere le imprese e l’intero comparto che ricordiamo vale il 13% del PIL e il 14,7% degli occupati italiani, oltre alla riduzione della imposizione che grava sulle imprese, in primis IMU e TARI, particolarmente onerose per le aziende alberghiere cosi come l’IRAP, sarà fondamentale la previsione di un pacchetto di misure a sostegno dell’occupazione, degli investimenti e della competitività”.