Confindustria Toscana: in futuro più turismo di prodotto

Il museo Gucci di Firenze

Confindustria Toscana vede un turismo del futuro sempre più rivolto al prodotto (enogastronomico in primis) e allo shopping. Proprio in Toscana in particolare, terra di arte ma anche di buoni cibi e ottimi vini, e di artigianato di pregio. Secondo una ricerca realizzato per conto dell’associazione degli industriali regionale, da solo il turismo focalizzato sui prodotti potrebbe portare ogni anno nel Belpaese 10 milioni di stranieri. Quel che manca è solo la promozione e la valorizzazione, ad opera di enti pubblici ma anche di privati.

Alcuni esempi ci sono già. Pensiamo al museo Gucci e Ferragamo a Firenze, al museo Piaggio a Pontedera, ma anche al museo del Pecorino di Pienza e dell’orafo ad Arezzo. I musei “tradizionali”, dal canto loro, potrebbero essere utilizzati come ambientazione altamente scenografica per iniziative quali sfilate di moda o presentazioni di nuovi prodotti. Anche l’uso di testimonial famosi (come Sting, da sempre grande fan della regione) secondo Confindustria potrebbe contribuire a diffondere nel mondo un “marchio Toscana” già noto ed apprezzato ovunque.