Secondo Confturismo la propensione al viaggio resta alta, con le città d’arte mete preferite dagli italiani. Nel mese di ottobre l’indice di fiducia del viaggiatore italiano, elaborato da Confturismo-Confcommercio in collaborazione con l’Istituto Piepoli, mostra quindi la stabilità della propensione al viaggio rispetto al mese di settembre. E resta fermo a 62 punti, un punteggio ben superiore ai 56 punti fissati per il livello della sufficienza. Il turismo culturale poi rimane il preferito in questa stagione. Ma il 50 % dei turisti italiani sceglierà una città o una località d’arte anche nel prossimo trimestre, confermando come il patrimonio artistico sia uno dei principali driver di sviluppo nazionale: a livello di destinazione quasi 8 italiani su 10 preferiscono restare in Italia, con Toscana, Trentino-Alto Adige e Lazio in cima alle preferenze.
L’indice evidenzia inoltre la dinamicità del turismo, con la propensione a viaggiare in crescita sia nel breve sia nel lungo periodo. Rimangono tuttavia alcuni freni, tra i quali il clima d’incertezza politica. Quasi un quarto della popolazione ritiene che ciò possa incidere negativamente sulla propensione a viaggiare, caratterizzando le vacanze dei prossimi mesi come più brevi, in media 3,5 notti per viaggio.
“Il turismo è uno dei motori economici dell’Italia – sottolinea Luca Patanè, Presidente di Confturismo – Puntare sullo sviluppo turistico può spingere l’economia italiana e soprattutto creare nuova occupazione”. Una diminuzione delle tasse per esempio potrebbe aiutare. Quasi la metà degli italiani infatti sarebbe disposta a viaggiare di più se il Governo riducesse ulteriormente il carico fiscale, così come ipotizzato negli ultimi mesi.