“Il 2020 si chiude con meno 78 milioni di arrivi e meno 240 milioni di presenze turistiche in Italia, ai quali va aggiunta l’ulteriore perdita dei circa 36 milioni di italiani che non sono andati all’estero. Le lancette dell’orologio del turismo sono tornate indietro di 30 anni”.
Il bilancio è di Luca Patanè, presidente di Confturismo Confcommercio. “Eppure, non solo nella legge di bilancio 2021 per il turismo c’è ben poco, ma ad oggi non abbiamo visto neanche un progetto vero e proprio per il settore nella pianificazione per accedere al Recovery Fund” aggiunge.
Intanto, secondo l’indice calcolato da SWG per Confturismo-Confcommercio, sta tornando la voglia di viaggiare tra gli italiani. Complessivamente, saranno sempre le località di mare ad attrarre di più nel periodo estivo, soprattutto se si tratta di soggiorni maggiore durata. Per periodi più, invece, brevi le città d’arte – soprattutto di Toscana, Lazio ed Emilia Romagna – sono state scelte dal 17% degli intervistati, a pari merito con gli appassionati del turismo montano
Per i viaggi all’estero, da primavera in poi 1 Italiano su 4 si recherà quasi esclusivamente in Europa, dove la Grecia si conferma in prima fila come destinazione. Per quanto riguarda le destinazioni di medio-lungo raggio, come il Mar Rosso, gli Stati Uniti e tutta l’area caraibica, sono in cima alle preferenze solo di 6 intervistati su 100.