Ennesimo colpo di scena nelle vicende dell’aeroporto di Rimini: diversamente da quanto era emerso nei giorni scorsi, lo scalo chiuderà dal primo novembre, in attesa che la gestione sia affidata definitivamente a Air Riminum. Salta quindi la prospettiva di un commissariamento temporaneo da parte dell’Enac: la notizia della chiusura arriva come un fulmine a ciel sereno,perché fino a pochi giorni fa il prefetto ed Enac si erano impegnati affinché il Fellini non chiudesse nemmeno un giorno. Di chi la responsabilità? Enac punta il dito contro il trubunale fallimentare.
“Il Consiglio di Amministrazione – scrive Enac in una nota – si rammarica che nonostante l’encomiabile impegno del Prefetto di Rimini, Claudio Palomba, e la piena collaborazione dell’Enac, la soluzione ipotizzata di una gestione provvisoria in attesa dell’immissione con decreto interministeriale del soggetto aggiudicatario del bando di gara, sia stata resa impossibile dalla mancata proroga, in qualunque forma, da parte del Tribunale di Rimini dell’esercizio provvisorio della società. A partire dall’1 novembre risulta giuridicamente impossibile per l’Enac e per il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti intervenire con forme di gestione diretta, ancorché straordinaria, dell’aeroporto di Rimini, per continuare l’operatività dello scalo”.
A questo punto, Enac si impegna ad accelerare le procedure per fare in modo che Air Riminum possa iniziare prima possibile la gestione dell’aeroporto.