Si è tenuto al prestigioso Circolo della Stampa di Milano il convegno, organizzato dal Gist, Gruppo Italiano Stampa Turistica, in collaborazione con AITR, Associazione Italiana Turismo Responsabile, un interessante convegno dal titolo Sostenibilità e responsabilità: nuove frontiere culturali e operative in ambito turistico. “Finalmente l’ecosostenibilità è entrato tra le ragioni di scelta di una destinazione o di una struttura da parte del viaggiatore. Tanto che anche Tripadvisor, un metronomo di questo settore ha lanciato un canale specifico sul suo sito, Eco Leader, che tratta appunto di questa specificità”. A dirlo durante il convegno Paolo Grigolli, direttore della Scuola di Management del Turismo di Trento e membro Comitato scientifico di AITR, riportando diversi esempi, tra cui quello più conosciuto della Costa Rica, “che si propone come destinazione ecoturistica a tutto tondo”. Grigolli, come tutti i presenti, non nasconde le problematiche delle Certificazioni, “ce ne sono molte e spesso sono autocertificazioni”, sottolinea Grigolli, “anche perché una certificazione ben fatta costerebbe molto, e le realtà che fanno parte di questo settore al momento sono piuttosto piccole” commenta Maurizio Davolio, presidente AITR, associazione che raccoglie diverse realtà nell’ecoturismo, dai tour operator, 19 al momento, alle organizzazioni non governative, 13, da organizzazioni nazionali, come Legacoop, ARCI, WWF, CTS, Legambiente, Borghi Autentici d’Italia, ad altre locali, per finire a cooperative di gestione di servizi turistici e strutture ricettive, alcune case editrici (Terre di Mezzo, EDT, Touring Editore, Altreconomia) e Ferrino, società che produce attrezzature sportive e per la montagna. “Come tutti i siti di recensione anche Eco Leader di Tripadvisor si basa sui commenti degli utenti finali – spigea Davolio -, ma questa iniziativa è stata presa in collaborazione con Legambiente, che potrà fornire un seppur minimo controllo su ciò che verrà pubblicato”. Perché, sempre secondo Grigolli, “proprio il 79% dei viaggiatori si è detto attento all’ecocompatibilità quando viaggia”, una percentuale simile a una ricerca del Veneto che, non dimentichiamo, è la Regione più turistica d’Italia, la quale riporta come il “paesaggio e il territorio sono di gran lunga le ragioni principali per un viaggio – ricorda la padrona di casa, la presidente del Gist Sabrina Talarico -, seguite dall’offerta enogastronomica del luogo, da come si presenta, quindi da come è comunicato e, ma solo per una minima parte di viaggiatori, dal prezzo”.
Per far sì che l’ecoturismo di venti un drive di sviluppo, bisogna che questo sia riconosciuto internazionalmente e che, naturalmente, questo venga poi correttamente comunicato. E’ quello su cui sta lavorando il Ciset, con la realizzazione di una carta europea che racchiuda una normativa di settore: “purtroppo ad oggi la politica turistica in Italia è staccata dalle politiche del territorio” afferma Mara Manente, direttore Ciset, Centro Internazionale Studi sull’Economia Turistica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e membro Comitato scientifico AITR. Politiche del territorio che, verrebbe da dire, sono staccate dal territorio stesso, visto i disatri idrogeologici che ogni anno colpiscono l’Italia. Anche per questo il Gist ha istituito un premio, il Gist Green Travel Award, presentato durante il convegno, moderato da Alberto Dragone, socio Gist e coordinatore Comitato Scientifico AITR, da un altro socio del gruppo, Paolo Crespi.