Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza “post 25 ottobre”, pubblicata sabato in Gazzetta Ufficiale, che ha prorogato al 15 dicembre le misure, attualmente in vigore, di ingresso in Italia da Paesi terzi.
In questo modo, tutto resta invariato nonostante negli scorsi giorni si fosse diffusa l’indiscrezione secondo cui avrebbero fin da subito essere aperti nuovi corridoi turistici, per rilanciare il turismo, settore tra i più colpiti durante la pandemia. E’ invece emersa una linea di prudenza, che però potrebbe subire un’inversione di tendenza già a partire dal prossimo Consiglio dei ministri, che potrebbe dare il via ad una nuova ordinanza che dovrebbe aprire nuovi corridoi all’outgoing turistico.
Al momento, tra le novità contenute nell’ordinanza firmata dal ministro Speranza, vi è la rimozione dall’elenco D di Albania, Armenia, Azerbaigian, Bosnia ed Erzegovina, Brunei, Libano, Moldavia, Montenegro, Repubblica di Macedonia del Nord e Serbia, che passano all’elenco E con il conseguente divieto di spostamenti per turismo. Entrano invece nell’elenco D – con l’ok ai viaggi per turismo con green pass, tampone negativo e Passenger Locator Form – una serie di Paesi: Bahrein, Israele (prima nell’elenco C), Cile, Kuwait, Rwanda e Uruguay. Con la nuova ordinanza cade poi il divieto assoluto per gli ingressi da India e Brasile, così come da Bangladesh e Sri Lanka. Questi Paesi entrano ora a tutti gli effetti nell’elenco E, che ammette la possibilità di viaggiare solo per lavoro, salute o assoluta urgenza, e al rientro prevede – oltre al Plf – l’esecuzione di un tampone entro 72 ore dalla partenza, l’isolamento fiduciario di 10 giorni all’arrivo in Italia e un ulteriore test alla fine del periodo di quarantena.
Nella nuova ordinanza attesa da tutta la travel industry, dovrebbe essere contenuto un alleggerimento dei protocolli sanitari per le destinazioni servite dai corridoi Covid free. In particolare, si preannuncia l’eliminazione del terzo tampone, quello del rientro, e l’accettazione dei test Pcr effettuati 72 ore prima (non più 48). Inoltre, si attende anche la pubblicazione delle Faq riguardo a questioni come quelle dei bambini senza green pass e la percentuale di personale da vaccinare.
All’orizzonte, infine, anche un’accelerazione nell’apertura di nuovi corridoi (tra le destinazioni di cui si parla, Thailandia, Oman e Capo Verde) e una sorta di “bollino trade” che certifichi l’avvenuta prenotazione del viaggio per determinate destinazioni in agenzia di viaggi o con un tour operator.