Cortina è nel mirino della Guardia di Finanza per il finanziamento di 3 milioni di euro di erogato dal Comune al consorzio Cortina Turismo. Come riportano diverse fonti di stampa, tra gli indagati c’è il sindaco Andrea Franceschi, il suo vice e poi alcuni assessori, consiglieri ed ex-consiglieri, per un totale di 11 persone. In base a quanto previsto dall’Unione Europea, sottolinea Askanews, la cifra massima di aiuti pubblici erogabili è di 200 mila euro in un triennio, cifra decisamente più bassa rispetto a quanto speso dal Comune veneto. Che, però, con una nota stampa si difende ricordando di “aver sempre investito sull’attività di promozione turistica, volàno indispensabile per l’economia di Cortina d’Ampezzo” e soprattutto di aver nutrito per primo dubbi sulla correttezza della cifra stanziata. “L’assoluta buonafede dei consiglieri comunali – precisa la nota – è dimostrata dal fatto che fu deciso di posticipare la votazione proprio per richiedere un ulteriore parere legale, che garantisse sulla correttezza e legittimità di quello che si stava andando a votare. Solo una volta avuti i pareri favorevoli dal responsabile dell’Ufficio Sport e Turismo, del Segretario Comunale e, appunto, del legale, la delibera fu approvata in Consiglio Comunale”.
Per gli inquirenti, i consiglieri comunali si sarebbero trovati in conflitto di interessi in quanto soci dello stesso Consorzio e amministratori o soci di strutture alberghiere o commerciali. Sono inoltre all’esame della Procura le dichiarazioni sostitutive presentate dal presidente del Consorzio Stefano Illing, che non avrebbe dichiarato di aver percepito dal Comune tre milioni di euro per poter accedere a 200 mila euro di contributi erogati dalla Regione Veneto.