A Cortina è pronto il progetto dell’aeroporto. Cortinairport, la cordata di imprenditori guidata da Fabrizio Carbonera, ha terminato le progettazioni per riaprire l’aeroporto di Fiames, rimasto chiuso dal 1976 in seguito all’incidente del Cessna 2006 che causò la morte di sei persone. A oggi a Fiames atterrano solo elicotteri, ma Carbonera da anni prova a riaprire lo scalo e ora sembra che si aprano alcune possibilità, anche in vista dei Mondiali di sci alpino del 2021. A settembre, infatti, la cordata guidata dall’imprenditore ha presentato l’idea all’amministrazione comunale, che ha poi dato mandato a Cortinairport di presentare un progetto preliminare con un piano economico-finanziario.
Come riferisce il quotidiano locale Corriere delle Alpi, il progetto è ancora ‘segreto’, ma dovrebbe prevedere l’arrivo a Cortina di velivoli da un minimo di 12 posti a un massimo di 39, che potranno raggiungere Milano in 45 minuti, Roma in 75, Montecarlo in 65, Monaco in 50. L’obiettivo principale è accorciare i tempi per arrivare a Cortina, per ora raggiungibile solo in auto o in treno, che tra l’altro arriva solo fino a Calalzo o Dobbiaco. La pista di atterraggio sarà allungata e passerà dai 1.285 metri attuali a 1.600 metri. Ci saranno poi uffici, un’area commerciale, una camera di emergenza, una sala per il raccoglimento e saranno creati numerosi posti di lavoro ai quali potrà accedere solo personale con le qualifiche previste dalle normative. Se l’iter prosege come previsto “l’aeroporto potrà essere aperto per il 2018 – afferma Carbonera – Il progetto è rispettoso dell’ambiente, della sicurezza e darà impulso a tutta la conca”. Chissà cosa ne pensano gli ambientalisti.