L’ultimo viaggio di Costa Concordia si è compiuto. La nave di Costa Crociere naufragata sugli scogli dell’isola del Giglio il 13 gennaio del 2012, è entrata definitivamente nel molo del porto di Genova Voltri.
Un viaggio di 4 giorni, lungo 200 miglia percorsi nell’alto Tirreno al rimorchio delle unità controllate dalla Concordia dal salvage master Nick Sloane.
Con un leggero ritardo sulla tabella di marcia, dovuto alle mutate condizioni del vento, il gigante di Costa Crociere ha terminato il suo ultimo viaggio verso la destinazione dove sarà smantellata. Alle 15 di oggi pomeriggio, il Ceo Costa, Michael Thamm firmerà la cessione del relitto a Saipem.
Lo stesso Thamm alle 4 di questa mattina era salito a bordo per ringraziare Sloane. Ai microfoni di RaiNews, il Ceo della Compagnia genovese ha poi svelato che l’operazione è costata oltre un miliardo di euro e quindi molto di più di quanto preventivato e che dal punto di vista dell’immagine, sia da quello commerciale, Costa Crociere ha superato molto velocemente l’impatto negativo successivo all’incidente di gennaio di due anni e mezzo fa. “In questi mesi abbiamo operato con trasparenza per la missione di togliere la nave dal Giglio con il più grande progetto di recupero navale della storie”.
L’imbarcazione sarà smantellata, in pratica sarà ridotta a “fette” che poi saranno caricate e portate via dai camion. Probabilmente ci vorranno 22 mesi per fare a pezzi una nave lunga 290,2 metri, larga 38 metri e con 13 ponti passeggeri.
Commentando l’esito dell’operazione che ha visto la nave tornare a Genova, Thamm ha dichiarato: “Ho sempre auto un alto livello di fiducia perché conosco le persone coinvolte. Sono esperti dei quali ci si può fidare”, ha dichiarato poi scendendo dalla nave – “Lavoreremo perché incidenti del genere non avvengano mai più”.