Dal San Domenico di Taormina al Grand Hotel Villa Igiea di Palermo, 6 alberghi storici dell’hotellerie siciliana finiranno all’asta, all’interno della procedura di concordato preventivo del Gruppo Acqua Marcia, di Francesco Bellavista Caltagirone, che qualche decennio fa ne aveva acquistata la proprietà dl Banco di Sicilia. Il Tribunale di Roma, sezione fallimentare, ha già fatto pubblicare sulle pagine di grandi quotidiani nazionali e internazionali l’annuncio di vendita all’asta e il valore dell’intero pacchetto, che fa capo alla controllata Amt Real Estate spa, è pari a 241 milioni di euro. Il ricavato della vendita servirà a pagare una parte dei debiti del Gruppo Acqua Marcia, oggi in concordato preventivo, che ammonterebbero complessivamente a circa un miliardo di euro.
Nel pacchetto dei 6 alberghi spicca il San Domenico di Taormina, ricavato da un antico convento e ristrutturato di recente: è la struttura che ha il prezzo d’asta più alto, oltre 72 milioni di euro, oltre 61 solo per l’immobile e 11 milioni per la società di gestione. A seguire, per il valore, c’è il Grand Hotel Villa Igiea di Palermo, un 5 stelle con 124 camere, in vendita per oltre 66 milioni di euro. Le altre strutture all’asta sono il Grand Hotel et Des Palmes e Excelsior Hilton, due quattro stelle a Palermo, l’Excelsior Gran Hotel, 4 stelle a Catania, e l’Hotel Des Etrangers, 5 stelle a Siracusa. Per la presentazione delle offerte c’è tempo fino a venerdì 26 giugno mentre l’apertura delle buste con le offerte è prevista per il primo luglio.
La procedura di vendita ha ad oggetto “inscindibilmente – si legge nei documenti a disposizione dei potenziali compratori – gli immobili alberghieri e le relative aziende alberghiere”, dunque proprietà immobiliare e gestione. Ma sarà possibile fare offerte anche per uno o più hotel e non necessariamente per l’intero blocco in vendita.
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