Non ci sarà l’estensione del superbonus del 110% agli hotel. Nella versione definitiva del decreto semplificazioni sul Pnrr, infatti, l’incentivo sulle ristrutturazioni green è stato ricompreso nel Piano del Recovery per le abitazioni private, semplificando le procedure per accedere alla misura, ma l’estensione agli alberghi è stata tolta, perché ritenuta troppo costosa dal Governo.
“Contrariamente all’ultima bozza discussa in cabina di regia solo qualche ora prima del Consiglio dei Ministri, il governo ha stralciato gli incentivi del superbonus 110 per la riqualificazione degli alberghi e delle strutture ricettive“, hanno detto il presidente Anci Antonio Decaro e il sindaco di Rimini e delegato Anci al Turismo Andrea Gnassi. “L’esclusione degli alberghi dal superbonus rappresenta l‘ennesimo segnale della cronica incapacità da parte dei governi di considerare il turismo un’industria strategica del Paese e che per questo andrebbe sostenuta nella sua voglia di innovarsi e di crescere”.
Analoghe insoddisfazioni sono state espresse dalle associazioni di categoria. “Chiediamo che durante l’esame parlamentare del decreto si ponga rimedio a questo brutto scivolone -commenta Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi – e si approvi un emendamento volto a favorire la riqualificazione delle strutture ricettive”.
“Poter riconvertire e riqualificare le strutture ricettive con uno strumento efficace come l’ecobonus 110% avrebbe consentito di rilanciare l’offerta italiana nel mondo allineando gli standard qualitativi alle esigenze internazionali e utilizzando i fondi del Pnrr in un’ottica di co-investimento per la parte riguardante la digitalizzazione e la transizione ecologica”, recita da parte sua una nota di Federturismo Confindustria, appellandosi al ministro del Turismo Massimo Garavaglia.