“Ad oggi la due diligence è praticamente conclusa. Adesso stiamo aspettando solo di vederci, per approfondire i temi ed entrare nella fase negoziale”. Gabriele Del Torchio, amministratore delegato di Alitalia, conferma che la definizione dell’alleanza con Etihad è ormai alle battute finali. “Stiamo continuando con le nostre esplorazioni – ha spiegato in occasione dell’inaugurazione del volo della compagnia di bandiera tra Venezia e Tokyo-. Credo che tra qualche giorno potrebbe esserci qualcosa di significativo. Dobbiamo lasciarci il tempo per approfondire, anche perche’ sarebbe un passaggio strategico rilevante per la compagnia e sono cose che hanno bisogno di tempo, approfondimento e analisi”. Del Torchio non ha voluto commentare le indiscrezioni sulle richieste della compagnia araba sul debito e i tagli al personale.
Aeroporti da rilanciare
Intanto il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, alla Camera ha fatto riferimento al negoziato sottolineando che “sulla due diligence avviata tra le due compagnie i tempi saranno rispettati e che entro questa settimana il Piano industriale e gli elementi dell’intesa possano essere presentati al governo, si arriverà così alla conclusione del lavoro fatto in questi mesi”. Lupi ha fatto riferimento a contatti diretti con il Ceo della compagnia araba, James Hogan (“ci siamo visti una settimana fa per la seconda volta. Mi ha detto che entro questa settimana avrebbe preso una decisione nel senso di un’intesa”) ed è tornato a segnalare la necessità di un piano anche a tutela dell’occupazione. Etihad, ha sottolineato, sarebbe una “grande opportunità di rilancio non solo per il sistema aeroportuale italiano”, ma a livello europeo e mondiale, perché sarebbe come riconoscere che l’Italia come ‘hub’. “Vedremo – ha puntualizzato – se il Piano industriale annunciato rispecchierà queste attese”.
Effetto accantonamenti, Sea dimezza l’utile
La salute del sistema aeroportuale milanese mostra intanto una doppia faccia: Sea, la società che gestisce gli scali di Linate e Malpensa, ha chiuso il 2013 con ricavi sostanzialmente invariati, ma utile dimezzato per effetto di importanti accantonamenti per la vicenda Sea Handling. In calo il traffico passeggeri, in ripresa il cargo. I ricavi consolidati risultano in crescita dello 0,4% a 724,1 milioni ed un utile consolidato quasi dimezzato (-47,3%) a 33,7 milioni, che sconta accantonamenti per oneri futuri pari a 38,5 milioni. In crescita anche l’indebitamento netto, da 411,4 milioni a 487,7 milioni dopo la distribuzione di dividendi per 89 milioni di euro per gli esercizi precedenti (2012 più cedola straordinaria sul 2011) e per l’acquisizione del 98,34% di Ata (l’aeroporto dei jet privati di Linate) per 25,2 milioni. Rinviata alla prossima riunione di consiglio la decisione sul dividendo, calcolato sull’utile di 52,2 milioni della capogruppo. Nel 2013 il traffico passeggeri degli aeroporti di Malpensa e Linate è sceso del 2,7% a 26,8 milioni, mentre le merci sono salite del 3,5% a 436.100 tonnellate. Lo scalo di Malpensa si è riconfermato il primo in Italia per le merci ed il quinto in Europa con 421.300 tonnellate ed una crescita del 3,8%, la migliore in Europa (Francoforte +1,5%, Parigi Charles de Gaulle -4,0%, Londra Heathrow -2,6% e Amsterdam Schiphol +3,2%).