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Deloitte, turismo: la ripresa solo nella seconda metà del 2021ERT

Turismo Italia

Il 45% delle imprese italiane prevede di tornare a livelli di entrate precedenti la crisi innescata dal coronavirus solo nel secondo semestre del 2021 o nel corso del 2022. Un dato in linea con le previsioni delle imprese europee (44%).

Il 21% delle aziende italiane, invece, opera già a livelli pre-Covid o superiori, contro il 23% dell’Europa, e il 16% prevede di tornare ai livelli pre-crisi entro la fine dell’anno, un dato più elevato rispetto al 13% europeo. E’ quanto emerge da una ricerca di Deloitte, che ha raccolto tra agosto e inizio ottobre il punto di vista di circa 1.600 chief financial officer in Europa e in Italia per capire gli impatti del Covid-19 e le aspettative di ripresa.

A livello di settore è nel turismo e nei viaggi che i cfo europei sono più negativi sulla ripresa: solo il 4% si aspetta una piena ripresa entro la fine del 2020 e l’84% si aspetta di tornare al livello di ricavi pre-crisi non prima della seconda metà del 2021. Anche nei trasporti e nella logistica, la maggioranza (54%) dei direttori finanziari a livello europeo prevede di tornare a un livello di ricavi precedente alla crisi solo entro la fine del prossimo anno o successivamente.

Nel settore delle Life Sciences circa la metà dei cfo europei afferma di essere già ai livelli pre-crisi o prevede di riprendersi completamente entro la fine del 2020. Anche il 34% dei cfo europei nel settore Retail dichiara di operare già a livelli pre-Covid, con il volume delle vendite che si è ripreso abbastanza rapidamente dopo il primo lockdown.