In Italia e in tutto il mondo il turismo è uno dei comparti che ha sofferto di più a causa della pandemia. A dirlo è l’ultima edizione l’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano, che ha sottolineato come la sola componente digitale ha subito un calo di oltre 9 miliardi di euro rispetto al 2019 (-60%), arrivando a 6,2 miliardi.
La necessità di distanziamento sociale ha accelerato il già avviato processo di digitalizzazione del journey: oggi il 30% delle strutture ricettive adotta soluzioni di pagamento da mobile e offre la possibilità di check-in online o da mobile (nel 2019 erano solo l’8%); cresce anche l’offerta di assistenza tramite chatbot (14%, era il 2%) e di tour virtuali delle camere (13%)
La spesa complessiva per i viaggi d’affari scende a 7,6 miliardi di euro, in diminuzione del 63% sull’anno precedente. Il mercato nazionale (3,2 miliardi di euro) realizza la performance “migliore” (-56%), quello internazionale (4,4 miliardi) si riduce di due terzi (-67%).
Per il 2021 si prevede una parziale ripresa grazie a un’esperienza turistica (con un fatturato di circa il 30% rispetto al 2019) che punta a essere sempre più continuativa e non limitarsi al tradizionale periodo di ferie, tra smart working (il 39% delle strutture ricettive italiane ha ospitato clienti in lavoro da remoto nel 2020) e offerta di contenuti fruibili online o di prodotti del territorio tramite eCommerce.