Conservare il fascino della storia, riscoprendo l’anima di un luogo e il suo carattere essenziale. Il nuovo boutique hotel Pieve Aldina, del Gruppo francese Domaine de Fontenille, sorge accanto al borgo medievale di Radda in Chianti, lungo la Chiantigiana, la strada del vino che collega Firenze a Siena.
Il progetto porta la firma di Pierattelli Architetture, studio con sede a Firenze e Milano che ha curato la ristrutturazione e l’interior degli spazi, preservandone i tratti originali. Circondato da 40 ettari di uliveti, Pieve Aldina fa parte della prestigiosa collezione Relais & Châteaux e conta 22 tra camere e suite, una piscina esterna, una Spa e un ristorante.
Nelle 22 stanze Pierattelli Architetture ha messo al centro purezza stilistica e gusto contemporaneo, scegliendo arredi sobri e dalle linee pulite, con una predilezione per i colori della terra, come il verde salvia, oltre a variazioni di beige, bianco e marrone, e con materiali propri del territorio, come il cotto per i pavimenti, l’intonaco di calce per le pareti, il legno per gli infissi e i battiscopa dipinti. Alle pareti donano un tocco sofisticato le opere dell’artista parigina Dune Varela, stampate su lastre di marmo di Carrara, e gli erbari di Stéphanie Montaigu, che incolla immagini di fiori e sculture antiche sulle pagine ingiallite di vecchi libri.
Dotata di due sale massaggi, sauna, bagnoturco e doccia emozionale, la Spa ha tutto il necessario per rendere il soggiorno ancora più rilassante: dagli spazi ricavati in questo ambiente suggestivo si può ammirare il paesaggio sconfinato delle campagne e delle colline. Per entrare in armonia con la natura, anche le lezioni di yoga all’aperto organizzate dalla struttura sono un modo perfetto per rilassarsi e ritrovare energia, immersi nel verde della vegetazione.
Il luogo dove un tempo venivano depositati gli attrezzi agricoli e lasciate le olive prima della spremitura è stato trasformato nel ristorante “Le Rondini”, curato dallo chef Flavio Faedi: per questo ambiente Pierattelli Architetture ha progettato una grande apertura a parete da cui osservare l’attività in cucina, oltre a un nuovo passaggio ad arco affacciato sulla corte interna per poter aprire le finestre e per mangiare all’aperto nella bella stagione, con i tavoli sul prato o sotto il grande glicine. Il ristorante propone la tipica cucina toscana.