Le presenze del turismo natura in Italia hanno superato per la prima volta quota 102 milioni nel 2014, con un fatturato complessivo di 11,883 miliardi di euro: lo rivela il Rapporto nazionale sul Turismo natura presentato oggi a Lanciano nel corso dell’inaugurazione di Ecotur 2015. Il rapporto è stato elaborato da Enit, Istat, Osservatorio Ecotur e Università dell’Aquila con il coordinamento scientifico del docente universitario Tommaso Paolini. L’indagine sul turismo verde e blu è uno dei principali momenti della borsa internazionale del turismo natura promossa da Confesercenti che quest’anno vede la partecipazione di 50 tour operator provenienti da 14 diversi Paesi europei.
I numeri del Rapporto Ecotur indicano dunque un turismo natura in piena salute, con ritmi di crescita costanti anche negli anni della crisi del settore: nel 2007, primo anno della crisi, le presenze totali erano di poco superiori ai 94 milioni ed il fatturato arrivava a 9,8 miliardi. La crescita di questi anni è anche merito di una nuova categoria di turisti natura, fra i quali secondo il Rapporto Ecotur è forte la presenza di laureati (38 per cento) e diplomati (49 per cento), di giovani coppie e famiglie under 60 (52 per cento), con una capacità di spesa media (48 per cento) e alta (16 per cento) e sempre più interessata alle nuove attività sportive più in voga, come il biking che si conferma per il secondo rilevamento consecutivo il vero traino del settore (29 per cento delle preferenze), seguito da trekking (25 per cento), escursionismo (24 per cento), sci (12 per cento), animal watching (8 per cento) ed altri sport.
Il consolidamento del settore è dimostrato anche dalla permanenza media dei turisti: nel 2014 è cresciuto il numero di weekend (dal 24 al 26 per cento), di weekend lunghi (dal 12 al 31 per cento) e di vacanze settimanali (dal 10 al 13 per cento) a discapito delle gite “mordi e fuggi” in giornata, scese dal 47 al 33 per cento. Ed è cresciuto il numero dei turisti provenienti da fuori regione: se nel 2010 il 52,7 per cento dei turisti era di area regionale ed il 29,7 per cento proveniva da altre regioni, nel 2014 le percentuali si sono avvicinate sensibilmente, con il 46 per cento di provenienza dalle zone limitrofe e il 37 per cento da territori oltre i confini regionali
Ecotur rivela anche che una delle principali novità del 2014 è stata la performance dei parchi costieri. Nella “top ten” delle aree protette più richieste dai turisti italiani presso i tour operator infatti arrivano ben 3 parchi costieri, ovvero le Cinque Terre, il Circeo e l’Arcipelago Toscano. La classifica è comunque guidata dal Parco nazionale d’Abruzzo (30 per cento) seguito, in ordine, da Gran Paradiso (21), Dolomiti Bellunesi (20), Cinque Terre (16), Stelvio (15), Circeo (7), Foreste Casentinesi (6), Arcipelago Toscano (5) e Gran Sasso Laga (3).
Le preferenze dei turisti stranieri vedono in testa le Dolomiti Bellunesi (20,1 per cento), seguite dai parchi nazionali delle Cinque Terre (14,4), dello Stelvio (11,7), Arcipelago Toscano (10,2), Appennino Tosco-Emiliano (8,6), Abruzzo (7), Gargano (6,1), Gran Paradiso (6,1), Cilento (2,9), Gran Sasso (2,5).
L’attenzione ora si sposta sul 2015. Le previsioni sono ottimistiche: il 58 per cento dei tour operator nazionali ed europei prevede un incremento della domanda a fronte di un 42 per cento che prevede una domanda stabile.